Cronaca/di pietro zurico
Forse ci eravamo illusi troppo pensando che il cambio di guardia al vertice dei Lavori Pubblici avesse potuto portare cambiamenti sostanziali sulle scelte decisionali ed operative a vantaggio delle criticità cittadine.
Il discorso è tecnico ma investe anche e principalmente quello politico perché da quanto si capisce dalle varie dichiarazioni e mezze frasi sono i controlli ad essere latitanti tanto che vien da chiedersi a cosa serve l’organizzazione piramidale, con i suoi vari stadi, sicuramente troppi e troppo onerosi, se ogni stadio omette i controlli sull’operato dello stadio inferiore.
Carpire dai commenti di alcuni componenti politici che tutto sarebbe avvenuto solo per una scelta improvvisa e completamente autonoma di un funzionario è veramente inquietante. Se poi si aggiunge che trattasi dello stesso funzionario della base convessa alla fontana di corso Porta Luce o delle piste ciclabili progettavate su proprietà privata o delle rotonde realizzate a mo’ di pista da atterraggio per elicotteri e… tralasciamo tutte le altre imprese, allora i controlli vanno moltiplicati.
Stiamo ora parlando della regolamentazione della circolazione sul tratto iniziale della comunale “San Vito – Due trappeti” da via Roma sino alla rampa di innesto della nuova Tangenziale Ovest.
Già nel tratto terminale di via Roma , quello per intenderci che porta dal bar Contaldo sino al ristorante i Due Trappeti, è assurdo che insista ancora l’autorizzazione alla sosta in ambedue i lati della strada. Trattandosi di una strada a doppio senso di circolazione e con metà strada occupata dai parcheggi, lo spazio di carreggiata libero permette il transito ad una sola autovettura. Quando sopraggiungono due contemporaneamente in senso opposto di marcia il traffico si blocca e si intasa. Con l’apertura della circonvallazione la situazione è di gran lunga peggiorata.
La cosa, però, più irreale è stata la regolamentazione del tratto in prossimità dell’incrocio tra l’uscita della circonvallazione e la vecchia strada per Galatone oggi “San Vito Due Trappeti”. Per chi proviene da quest’ultima direzione, che oggi rappresenta un raggruppamento abitativo non indifferente, trova un divieto nella direzione via Roma. Il povero autista che deve percorrere quel tratto cittadino è pertanto costretto ad immettersi sulla circonvallazione, percorrerla per circa un km e giunto alla prima rotatoria fare inversione e ripercorrere a ritroso lo stesso Km prima di potersi immettere su via Roma.
Chi si è rivolto al nostro impareggiabile funzionario segnalando l’inconveniente si è sentito rispondere che trattasi di una scelta saggia e ponderata in quanto avrebbe evitato incidenti tra chi proviene ad alta velocità dalla strada comunale “Malevindi – Due trappeti” e si fosse immesso sulla circonvallazione contemporaneamente al sopraggiungere di un’altra vettura proveniente dalla strada “San Vito – Due Trappeti”.
Ora dico io, ma non sarebbe stato più logico mettere semplicemente uno stop a chi proviene dalla comunale Malevindi e vuole immettersi sulla circonvallazione? Tutto ciò magari nell’attesa di dotare l’incrocio di una rotatoria, non cervellotica come quella di via D’Enghiem, che veicoli e smisti il traffico rallentandolo ed incanalandolo senza pericolo.
Sapete per concludere la cosa curiosa? Proprio dalle parti della vecchia via di Galatone (La San Vito – Due Trappeti) abita anche la Dirigente dei Lavori Pubblici, nonché Segretario generale del Comune ed assessore ai Servizi alla Persona dott.ssa Consuelo Tartaro. Due son le cose: o anche lei non sapeva nulla della scelta intelligente operata dal suo collaboratore oppure sapeva e sarà contenta di fare un giro turistico ogni volta che esce da casa. In un caso o nell’altro ci sarebbe da fare una riflessione approfondita.