Imprese telefoniche, pay tv, servizi di comunicazione elettronica dovranno mettere fine all’abuso entro 120 giorni.

Cell.Cronaca/ di Redazione

La Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera ad un emendamento al decreto legislativo fiscale in discussione in Parlamento che impone lo stop alle bollette a 28 giorni. Il divieto riguarderà “imprese telefoniche, tv e servizi di comunicazione elettronica con l’esclusione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese” Restano esclusi  i servizi di luce e gas perché i costi sono vincolati ai consumi. Gli operatori avranno 120 giorni per adeguarsi.

Il fenomeno della fatturazione ogni 28 giorni si è diffuso a partire dal 2015  in particolare modo nel settore delle telecomunicazioni. Tutti i principali operatori, con rarissime eccezioni, l’hanno introdotta. Decisione che ha avuto un impatto importante sulle tasche dei consumatori dato che di fatto è stata introdotta una tredicesima mensilità con un aumento del costo annuale pari all’8,5%.

Le proteste della associazioni dei consumatori avevano spinto l’autorità garante delle comunicazioni (Agcom) ad avviare procedimenti sanzionatori nei confronti degli operatori telefonici. Per porre definitivamente fine alla querelle è però dovuto intervenire il Parlamento e a meno di sorprese dell’ultima ora, non dovrebbero esserci più scappatoie.