Il Sedile

La Giostra

“Le campagne elettorali anni 80? Ben altra cosa”

PensieriParole/di Piero D’Errico

Ore ed ore davanti ad una tastiera a commentare quello che altri hanno detto o fatto, magari a cercare quel pezzo di importanza mai avuto.

Siete invecchiati ragazzi (!), siete diventati vecchi inseguendo la tastiera  di fb, non oso immaginare il grigiore delle vostre giornate, la tristezza della vostra vita.

Passata a esercitarsi su una tastiera per poi accorgersi all’improvviso di  non servire alla politica, non servire al sociale, non servire a niente.

Siete mai stati sfiorati dall’idea che la vostra reazione non sia altro che la “realizzazione pratica” di quanto si prefiggeva l’autore del gesto chiacchierato ??? 

Ore e ore a rincorrere “manifesti” a rincorrere quanto di bello, almeno per me, è rimasto di quegli anni ’80.

La bellezza di quelle campagne elettorali, quelle incredibili scenografie,  che ci posso fare, sono un inguaribile nostalgico.

Non mi sarei mai sognato di fare a parti invertite polemica, non mi sarei mai sognato di dimostrare con la bava colante dalla bocca, la mia disperazione chiamando i vigili e chiamando in causa persone che nulla hanno a che fare.

Sarei riuscito a volare oltre i manifesti.

Sono altri i problemi del paese e della gente, i manifesti trattati come armi di distrazione di massa per coprire il vuoto cosmico che c’è, usati come propaganda.

Ogni campagna elettorale è bellezza e passione, non rabbia e rancore.

Il fatto è che si comincia ad avere anche un po’ di paura, quello che sembrava facile non lo è più, il terreno comincia a franare e in tutto ciò si perde un po’ di slancio, un po’ di smalto, un po’ di lucidità.

Vi invito a preparare già, per la prossima volta, “frasi fatte” più significative, più emozionanti e se possibile anche un po’ più intelligenti. Avete il tempo, preparatevi.

Stasera per finire in bellezza, non mi andava proprio di fare il giro largo, confesso ho fatto il senso vietato.

Qualcuno avverta i vigili e qualche altro dia la notizia su fb……. e che la giostra ricominci.

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