“Perché il Villaggio azzurro quando abbiamo un degrado importante delle periferie e del centro storico?”
Cronaca/ di Giampiero De Pascalis Consigliere di opposizione della lista De Pascalis
Galatina – Nuova iniziativa dell’Amministrazione e anche questa volta regna sovrana la confusione aggravata dalla scarsa trasparenza. L’assessore ai Lavori Pubblici, Loredana Tundo, ha invitato i consiglieri comunali a una “Passeggiata narrativa di comunità” che scimmiotta analoga iniziativa del Comune di Lecce partita già da tempo.
Si tratta della partecipazione a un bando regionale che scadrà il prossimo 29 settembre per ottenere fondi collegati ai Pon Fesr-Fse 2014-2020 dedicati allo sviluppo sostenibile nelle aree urbane. E questo in sè è un bene, ma il punto è che bisogna indirizzare le risorse a ciò che serve effettivamente alla città.
Il Comune di Lecce ha puntato l’attenzione alle sue marine e attivato il percorso partecipato con passeggiate e dibattiti conclusivi per raccogliere spunti e idee. L’amministrazione scopiazza dimenticando un po’ di particolari non trascurabili. La maggiornanza ha deciso di puntare sul Villaggio azzurro, senza che nessuno – a parte loro – sappia come e perché. Questo bene, infatti, è inserito nel Piano delle alienazioni, ma con un tratto di arroganza che sin da subito ha contraddistinto questa amministrazione non hanno portato in Consiglio comunale la variazione di quel Piano, così come avrebbero dovuto fare.
Il commissario straordinario, Guido Aprea, convocò tutti i candidati alla carica di sindaco illustrandoci la situazione delle casse comunali e come quel Piano di alienazioni fosse necessario per l’equilibrio dei conti, così come richiesto dalla stessa Corte dei conti. A questo punto bisogna gridare al miracolo perché questa amministrazione, senza aver mosso un dito pare non aver più bisogno di quelle alienazioni. Ma se così è, perché la maggioranza vuole sfilare dalla vendita il “Villaggio azzurro” e non parte, invece, subito con togliere da quell’elenco il Sedile che ha una valenza storica, culturale e architettonica di ben altro livello?
L’annunciata operazione – a mezzo di una folkloristica passeggiata – come è stata pensata? Non sono chiari i bisogni dei cittadini a cui vuole rispondere. Perché il Villaggio azzurro quando abbiamo un degrado importante delle periferie e del centro storico, ad esempio. E anche la trasparenza va a farsi benedire visto che la delibera di fine agosto con cui è stata approvata l’intenzione di partecipare al bando regionale non è più presente sul sito istituzionale.
Si sono limitati ai 15 giorni canonici di pubblicazione sull’albo pretorio, necessari ai fini della legittimità dell’atto sul piano giuridico, facendo finta di non sapere che le norme, impongono – una volta che è stata ultimata la pubblicazione sull’albo pretorio – di trasferire gli atti nella sezione Amministrazione trasparente per cinque anni e per ulteriori tre quando gli effetti di un atto non cessano al termine dei previsti cinque.
Il sindaco Amante ha fatto tante promesse in campagna elettorale, anche in tema di trasparenza e legalità: alle parole faccia seguire i fatti e non si affanni in imprese velleitarie che non danno risposta alle vere priorità della città.