Il Sedile

La Monteco paga l’affitto dei locali comunali che occupa?

La domanda ci vien rivolta da un lettore. La risposta a chi di competenza!

Lettere/ di Piero Carrozzo

Stimatissimo Direttore,

avendo preso dei giorni di ferie, ho pensato di scrivere al suo Giornale. In questa mia tratterò varie vicissitudini della nostra Galatina ma, vedrà che tutte hanno un denominatore comune.

Iniziamo con la Centro Salento Ambiente per poi passare alla Monteco in relazione ad un articolo da Lei pubblicato giorni fa.  

Nessuno ha scritto nulla in merito alla gara gestione parcheggi in Città che è stata espletata è vinta da una Cooperativa di Tricase ma, non è questo il punto. la cosa strana, almeno da quel che si vocifera, è che la C.S.A. pur non avendo più nulla da gestire sembra abbia fatto una nuova assunzione ma, ripeto, voci di corridoio che però varrebbe la pena approfondire.

Sempre C.S.A. Mi chiedo se qualcuno di Voi si è letto il bando di gara confezionato dal Comune per l’affido di due anni del servizio raccolta rifiuti in Città. Sempre le stesse voci dicono che sembrava fosse stato confezionato su misura per la stessa C.S.A. Infatti, si dice fosse ancora più redditizio del precedente poiché nell’importo a base d’asta era compreso anche il costo per il Revisore dei conti ed il costo per lo sportello che la C.S.A. aveva all’interno dei locali del Comune. Insomma pagava tutto il Comune.

Cosa sia poi cambiato per far si che la C.S.A. diventasse per qualche amministratore il Nemico Pubblico n.1 noi non lo sapremo mai (forse).

Ora la gara dopo tante sceneggiate alla Beautiful è stata vinta e la gestione rifiuti assegnata alla Monteco ma, i soliti rumor, asseriscono che dalla remunerazione non è stato tolto il costo del Revisore. La Monteco non è una Società partecipata dal Comune deve quindi pagarselo da se e non è stato sottratto neanche il costo per il mantenimento del personale e dello sportello all’interno del Comune. Ci si chiede , quindi, perché mai non si sia provveduto a stralciare dall’importo del canone quelle somme non dovute?

La C.S.A. Società mista con il 51% di capitale pubblico aveva diritto ad utilizzare un ufficio pubblico, ma la Monteco assolutamente, no. La Monteco invece è solo una delle tante ditte private vincitrici di una gara pubblica quindi, perché continua ad occupare con tanto di targa esterna un ufficio pubblico? Con questo precedente si vuol forse dire a tutte le Ditte aggiudicatarie di appalti nel Ns Comune che hanno diritto ad avere un loro ufficio negli edifici pubblici?

Per continuare con la Monteco, mi allaccio all’articolo da Voi pubblicato in merito ai controlli con relativi verbali il giorno dell’indifferenziata Le pongo delle domande: sbaglio ma il Comune è stato condannato a restituire le multe precedentemente fatte perché il Giudice ha sentenziato che deve esserci prova provata dell’appartenenza del rifiuto ad una ben identificata persona e che coloro i quali avevano all’epoca effettuato l’accertamento non erano preposti a farlo?

Il sacco di spazzatura chiuso è considerato a tutti gli effetti una estensione della proprietà privata quindi? Allora deve essere sequestrato con apposito mandato da chi è titolare del mandato stesso, convocato il presunto proprietario è in sua presenza, se lo ritiene assistito da un legale, aperto ed ispezionato.

In quel periodo i controlli furono fatti con lo stesso metodo dell’articolo da Voi pubblicato con l’aggiunta di volontari della Protezione Civile. Sembra che il lupo perde il pelo ma, non il vizio solo che, i vizi del Ns Comune poi li paghiamo noi mentre, sarebbe bene che qualcuno pensasse meno a litigarsi per Assessorati, Segreterie e creazione di gruppi ma che poi non si allontanano di un millimetro dalla “mamma”.

Dimenticavo ma, l’ispettore ambientale non era una figura creata in seno alla C.S.A.? Cosa centra con la Monteco?

Sempre ai nostri politici chiedo, perché esaltano tanto oggi la grande pulizia che regna tra le strade del Ns Paese?  Gli Operai sono sempre gli stessi è cambiata la Dirigenza. Allora prima erano i vari dirigenti che nel tempo si sono succeduti a non svolgevano affatto il loro ruolo?

Per concludere Direttore sempre, le stesse voci mi dicevano che dietro intercessione di qualche politico la C.S.A. si stia disfacendo di alcuni suoi beni strumentali.

Caro Direttore, ora la saluto, fiducioso come sempre che Lei renderà pubblica la mia.

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Egr. sig. Piero,

la sua è una lettera impegnativa sotto molteplici punti di vista. Onestamente non ho letto nella sua interezza il bando di gara a cui Lei fa riferimento quindi su alcuni suoi aspetti non posso pronunciarmi. Concordo, però, pienamente con Lei, che tante cosette a cui fa riferimento sono sintomatiche o di qualche confusione mentale o di qualche scelta di cambio corsia …cammin facendo.   

Ci sarebbe poi anche da verificare se la Monteco stia rispettando veramente tutti gli impegni contrattuali. Uno di questi avrebbe dovuto essere quello di mantenere posto di lavoro e condizioni economiche inalterate al personale di servizio. Ci risulta invece che così non stia succedendo specie per chi non faccia parte della giullaresca cortigianeria di qualche assessore. Una controllatina da parte di chi di competenza non farebbe certo male.

Per quanto riguarda la figura dell’ispettore ambientale probabilmente la Monteco avrà deciso di mantenere nei suoi quadri questa  figura professionale magari per compiacere a chi a suo tempo volle creare questa figura in CSA. Se poi mi vuol chiedere o far dire se io ritengo sia stata una figura che abbia prodotto qualcosa di utile, la risposta è no!  

Ritengo, sig. Piero, Lei sia, però, fuori strada nell’aver identificato per una nuova assunzione da parte della CSA un dipendente che è da molti anni in organico della Società mista. Se stiamo parlando della stessa persona posso dirLe che, trattandosi tra l’altro di un ragioniere, è utilizzato, parzialmente, anche in compiti amministrativi.       

Veniamo ora ai controlli ed alle multe. Sig. Piero adesso avrà forse capito perché ed a chi si siano ispirati, nella scelta del mulo come simbolo, gli ideatori del manifesto pubblicitario per la campagna sulla differenziata. Come lei ha evidenziato il Comune sta restituendo, con Determina dirigenziale, i soldi a coloro che sono stati multati per le motivazioni da Lei riportate e con le quali l’avvocato Isola ha fatto capire che bisogna ragionare con la testa prima di agire, naturalmente ad avercene una.  Cordialmente,  p.z.

 

 

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