I commercianti vincono il braccio di ferro con l’Amministrazione ed impongono la loro “legge”.
Galatina – Come previsto la Notte della Taranta, con tutto il suo carrozzone, ha fatto il pieno di folla. Folla variopinta, variegata, gente di ogni tipo e genere. A parte i soliti furbetti di circostanza e di occasione sempre presenti, la stragrande maggioranza era la gente di tutti i giorni anche con figlioletto a tracolla , palloncino al polso e tanta voglia di ritmo.
Una serata ed una nottata che è fluita tranquillamente con buona affluenza di spettatori ma che non ha sicuramente toccato le punte vertiginose di pubblico degli anni precedenti. E stata in ogni caso una boccata di sano ossigeno per le casse delle attività commerciali del centro città e per le innumerevoli ed ormai omnipresenti baracche a rompere fianchi e timpani con i loro assordanti generatori a scoppio. Buoni affari anche per loro in ogni caso.
Fuori nota è la parte politico-amministrativa che riesce a lasciare sempre perplessi. Senza entrare nel merito di quale parte stia nella ragione bisogna render notizia di una vivace diatriba sorta tra alcuni commercianti e la Polizia Municipale e di come ancora una volta siano stati affrontati i problemi e peggio ancora di come siano stati (ir)risolti… ossia ancor peggio dello stesso problema.
Veniamo ai fatti. Il 13 agosto è stato pubblicata sull’Albo online del Comune una ordinanza del Dirigente della Polizia Municipale, Antonio Orefice, con la quale veniva ordinato di sopsendere per le serate del 13, del 16 e del 17 agosto le concessioni temporanee di suolo pubblico rilasciate agli operatori commerciali di Piazza S. Pietro, via Garibaldi e via Cavoti.
Motivazione è quella che l’attuale disposizione degli spazi pubblici assegnati agli operatori commerciali di Piazza S. Pietro e vie limitrofe non consente di garantire le condizioni di sicurezza necessarie allo svolgimento delle manifestazioni della Notte della Taranta e di I Love Anni 80.
Agenti della Polizia Municipale sono stati al lavoro dalla mattina del 13 agosto per far rientrare tavoli e sedie che stavano già per occupare gli spazi pubblici. Vivaci le dimostranze dei commercianti.
“Si può prendere una tal decisione lo stesso giorno della manifestazione?” è stata l’obiezione più ricorrente. E’ sopravvenuta poi la decisione che per protesta avrebbero occupato, nella serata, ugualmente lo spazio pubblico, unitamento a qualche “apprezzamento” nei confronti del Dirigente della Polizia Municipale. Inflessibilità all’ordine ricevuto, invece, da parte dei Vigili urbani. Le disposizioni erano, giustamente, da far rispettare.
Ripeto non entro nel merito di chi abbia o meno ragione. Le motivazioni alla base dell’agire sono ambedue valide : da una parte vi è l’ordine pubblico e la sicurezza e dall’altra il proprio lavoro. Il problema è la tempistica e l’improvvisazione.
A tarda sera i commercianti avevano vinto la propria battaglia. Piazza S. Pietro e le strade limitrofe erano parzialmente occupate da tavoli e sedie. Via Garibaldi (come dimostrano le foto) nei pressi dell’ex sede del Banco di Napoli aveva addirittura automobili parcheggiate in doppia fila. Insomma i commercianti avevano vinto la loro sfida tra la folla si intravvedeva il firmatario dell’Ordinanza che dopo aver assistito alla sua Waterloo abbandonava il campo di battaglia.
Ma a cosa servono le Ordinanze se poi non si fanno rispettare? A fare brutte figure? Si suppone che essendo lo stesso sindaco Cosimo Montagna il titolare della delega alla Polizia Municipale fosse ampiamente a conoscenza dei dispositivi dell’Ordinanza, allora perché non è intervenuto direttamente per imporne il rispetto? Forse può più di lui qualche suo assessore alla ricerca di qualcuno dei suoi voti perduti?
Tra un sindaco con delega alla polizia Municipale, un assessore con delega al turismo-marketing ed attività produttive, curiosamente è un terzo ad intervenire nella vicenda mettendo da parte l’uno e l’altro e mettendo in seria difficoltà il Dirigente oltretutto senza il coraggio politico di emettere una nuova ordinanza di revoca della precedente. E’ il disprezzo della legge da parte di chi ci governa….questo purtroppo passa il convento.