Incontro a Lecce ieri 30 aprile organizzato dall’ordine dei dottori agronomi e forestali sul tema “Onde d’urto”.
Lecce – Proseguono gli incontri con i maestri internazionali del paesaggio. Uno dei più noti, Stefano Passerotti, di Firenze, è stato a Lecce per approfondire i temi della progettazione paesaggistica.
Lunedì 30 aprile, a partire dalle 10.30, nei padiglioni di Lecce Fiere, in piazza Palio, è stato in programma la giornata formativa sul tema «Onde d’urto» (Francesco Tarantino ne è il direttore didattico e scientifico).
Con questa iniziativa, l’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Lecce ha inteso evidenziare il ruolo che il dottore agronomo, quale professionista, ha assunto nella moderna e più completa progettazione territoriale.
Nel corso dell’incontro sono stati esaminati, dagli autorevoli relatori, i casi concreti di corretta progettazione.
Intervervenuti Rosario Centonze, presidente degli agronomi della provincia di Lecce; Rita Miglietta, assessore alle Politiche urbanistiche del Comune di Lecce; Rita Accogli, membro della Società botanica italiana; Stefano Passerotti, maestro del paesaggio di Firenze. Al temine si aprirà il dibattito.
Dopo la pausa pranzo, spazio alla presentazione della Mostra città per il verde, a cura della rivista tecnica bimestrale «Acer» (Il Verde editoriale – Milano).
Si o poi parlato della professione dell’agronomo, con particolare riguardo alla progettazione degli spazi verdi e dei giardini di qualità, alla luce del «Bonus verde».
Va ricordato che sia il dottore agronomo quanto il dottore forestale sono figure professionali altamente qualificate, non solo per quanto riguarda tutte le problematiche di tipo scientifico, tecnico, amministrativo, economico inerenti al comparto agro-forestale, ma anche per la tutela e l’uso compatibile dell’ambiente naturale e antropizzato.
La partecipazione all’incontro è gratuita ed aperta agli operatori economici del settore turistico e agricolo; tecnici diplomati e laureati; cultori del paesaggio e del giardino che avranno così modo di conoscere, dal vivo, un maestro come Passerotti che si è formato nella migliore tradizione orticola dell’area toscana.
Il nonno Salvatore e il padre Oliviero lo hanno introdotto all’arte secolare del giardinaggio fiorentino, sulla quale costruirà la sua personale e singolare filosofia del giardino. Spirito libero, Passerotti è animato da una volontà di sperimentazione continua che lo conduce a farsi tramite dell’espressione della natura come elemento di equilibrio del ciclo vitale dell’uomo su questo pianeta.
Il suo approccio anticonvenzionale al contesto botanico lo porta a trovare sempre nuovi metodi e nuove soluzioni, cosa che gli vale la definizione di «giardiniere coraggioso». I suoi lavori rappresentano una vera e propria sfida, al limite delle possibilità con la natura, e nello stesso tempo esprimono un profondo sentimento di comunione e di armonia con la vita.