E’ il risultato di uno studio di Confartigianato imprese.
Secondo uno studio di Confartigianato imprese Puglia oltre la metà dell’energia prodotta in Puglia risulta in eccedenza ed i consumi causa la crisi diminuiscono ancora di più. Stando ai dati, infatti, il fabbisogno dei pugliesi si ferma a 18.961,2 gigawatt sebbene gli impianti idroelettrici, termoelettrici, eolici e fotovoltaici, installati in tutta la regione, abbiano prodotto ben 35.431,3 gigawatt.
Il bilancio del 2013 si chiude dunque con 16mila e 470,1 gigawatt in più rispetto a quelli consumati.
Secondo il Centro studi di Confartigianato, che ha elaborato per il secondo anno consecutivo, i dati Terna, gestore della rete di trasmissione nazionale, l’industria pugliese ha “bruciato” 7.711,7 gigawatt. L’agricoltura, invece, ne ha “assorbiti” 500,9. Il terziario si attesta a 4.426 e il settore domestico a 4.124,3. Totale: 16mila e 762,9 gigawatt