Il Sedile

La “Pupa” è ammalata, la diagnosi di Montagna è: epilessia.

L’8 febbraio sarà illuminata di viola, il colore dell’epilessia.  

Cronaca/ di Redazione/vignetta di Mele Cratt

Galatina – Che la “Pupa”, “Lampada senza luce”, fosse ammalata lo si sapeva già da tempo. Era ammalata dei malanni tipici della vecchiaia ma principalmente dalle storture di tanti guaritori da strapazzo al servizio di altrettanti incompetenti e dissipatori amministratori. Da “Lampada senza luce”, nel tentativo di guarigione, l’avevano trasformata con un impianto idrico cervellotico, in una specie di donna in refrigerazione acquatica.

L’unico problema , per il refrigerio acquatico, è quello che per far zampillare le pompe bisogna spesso ricorrere a dosi massicce di viagra.

Ora, con la delibera di Giunta  Comunale, la n. 22, dopo la visita al capezzale dell’ammalata ” Pupa”  da parte del medico Montagna  e dei suoi assistenti , Coccioli , Sabella, Forte, De Donatis , Vantaggiato, si è scoperto  che la stessa è ammalata di epilessia.

A tal proposito hanno deciso di comunicare la scoperta, adottandola a simbolo, illuminandola di color viola il giorno 8 febbraio 2016 e di posizionare un totem e uno striscione con su scritto “giornata nazionale dell’epilessia”  e di comunicare la diagnosi” al responsabile del “Centro Epilessia” via e.mail“.

L’iniziativa è nata da una richiesta, meritevole nella sostanza, della “ dott.ssa  Laura Carmillo, responsabile a Lecce del Centro Epilessia, di chiedere  per il giorno 8 febbraio 2016 la partecipazione al progetto, promosso dalla Commissione LICE ( Lega italiana contro l’epilessia) in collaborazione con i Comuni della Provincia di Lecce, consistente nell’illuminare di colore viola (il colore dell’epilessia) un monumento o una fontana presenti nelle città che intendono aderire all’iniziativa”.

La scelta di Montagna & C è caduta sulla “Pupa”. Ma non poteva essere scelto, ad esempio, quell’ assemblaggio di triangoli antistante a quella che fu la dimora di P. Siciliani? Non è forse quello, nella mente dei nostri attuali o forse ex amministratori, un simbolo rappresentativo della città? Oppure trattasi di un senso postumo di vergogna nel  rappresentare la nostra città tramite quello scempio ? Se volete potremmo organizzare un gruppetto di cittadini che guardando verso quel “monumento” illuminati dal viola rappresentativo dell’epilessia urleranno alla Sgarbi maniera … capre, capre, capre.

 

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