Rubriche/Opinioni/di Veronica Romano

Sarà contento Grillo al pensiero di dipendere da Renzi.
Sarà contento Bersani che per colpa sua abbandonò il PD.
Saranno contenti i due capi gruppo FRANCESCHINI e DI MAIO.

Il primo con il vizietto della poltrona, l’altro con il vizietto dei “riflettori
puntati” che prenderanno altre direzioni.
Sarà meno contento Conte, però sembra essere stato assicurato e
riassicurato: “stai sereno” gli hanno detto.
Insomma tutto cambia, dopo agosto anche settembre ci regala delle sorprese.
E se giorni così comuni ci regalano tali sorprese, chissà per Natale cosa
penseranno di prepararci.
Può la paura di perdere, unire più del “sentimento” politico ?
e quando una alleanza improvvisa e improvvisata, è condivisa e soprattutto
accettata dalla gente, che ha alle spalle ancora l’eco di ingiurie e offese ?
Se il PD avesse saputo o avesse capito o soltanto percepito il vento di una
“scissione detta consensuale”, avrebbe fatto le stesse cose ?
E il Movimento avrebbe rifatto le stesse cose?
Perché aggiungere solo dopo, alcuni elementi tenuti nascosti proprio nella fase
di composizione del nuovo governo, proprio quando c’era più bisogno di
chiarezza?
E’ nato un Governo, nell’interesse del Paese, contro l’aumento dell’IVA, un
Governo riformista e popolare, ci dicono.
In Umbria intanto sta nascendo una alleanza civica fatta dal vecchio PD
per nascondere il vecchio PD.

Se poi avranno la sfortuna di vincere, sarà sempre il vecchio PD che si impossesserà di nuovo della Regione.
Tutto fa finta di cambiare mentre tutto non cambia.
Siamo all’impazzimento della politica, alla follia, si torna al proporzionale,
si torna all’inizio, si torna indietro, da dove si era cominciato.
Siamo a una spregiudicatezza mai vista, siamo a voltafaccia e trasformismi.
Non perdiamoci in analisi sul perché tanta gente non va più a votare, i motivi
gli abbiamo sotto gli occhi.
La politica va pulita, alla politica va dato un senso, una missione, alla politica
va restituita l’onestà intellettuale, va restituita la coerenza, la dignità, il valore
di ogni singolo impegno.
La politica deve liberarsi di chi ha paura o non ha voglia di tornare a fare il
proprio mestiere, non ha più voglia di stare lontano da privilegi e potere,
lontano dalla politica stessa.
La gente che aspetta il cambiamento si ritrova nel “pentapartito”, si ritrova
immersa in ragionamenti a cui aveva creduto, ma che si contraddicono il giorno dopo. Si mortificano il giorno dopo, si ribaltano.
La parola data non vale niente, il tradimento è regola.

Sullo sfondo Salvini nell’inferno dei suoi errori e pentimenti e più in là
Di Maio tra capriole e piroette, per cercare di conservate quel che resta
del Movimento, con una forza numerica enorme che ormai ha perso tutto
il peso politico.
Che Paese stiamo costruendo, che valori stiamo trasmettendo.
Si costruiscono false paure, “paura dell’immigrato”, “paura del fascismo” e
intorno alla narrazione delle paure, si costruiscono maggioranze, si costruisce
il consenso.
Evitiamo di raccontare questi giorni ai nostri figli, strappiamo le pagine della
storia che questi giorni stiamo scrivendo, prima che sia troppo tardi.
Lasciamo bianche queste pagine prima che la vergogna prenda
forma e sopravvento.