Tema ricorrente dell’incontro è stato la paura di vincere.
Sport/Galatina/di Piero De Lorenzis
Offrono una prestazione altalenante i ragazzi della SBV Galatina, sfoderando quanto è più preponderante in un gruppo di giovani atleti: la spregiudicatezza ,figlia dell’ardore agonistico prima, e la paura di vincere in prossimità del traguardo, poi.
E’ quello che è accaduto nel magnifico palazzetto dello sport di Sammichele di Bari ieri l’altro; in un impianto che offre una ricettività di circa 800 posti a sedere, con capriata in legno ad altezza vertiginosa , sala stampa, riscaldamento a manetta ,tutto questo in un paese di appena settemila anime.(Sagacia degli amministratori o capacità operativa di saper intercettare fondi e finanziamenti destinati allo sport ?).
Inizio da brividi per la SBV. Pronti, via e siamo ancora con la testa negli spogliatoi: immobili ed impotenti, quasi gravati da pesi ciclopici ed impietosamente il tabellone elettronico segna 9-2 per i padroni di casa.
La prima reazione è affidata a due efficacissimi primi tempi: prendiamo coraggio senza isterismi e con giocate ragionate . Accorciamo lo svantaggio sul punteggio di 10-6 per poi ristabilire le parità sul 13-13 , 16-16 e 20-20.
C’è molta determinazione ed una buona gestione tattica, unitamente ad una distribuzione che non dà punti di riferimento agli avversari. Non fatichiamo a vincere il set (25-23) e miniamo le certezze dei giocatori baresi che anche nel secondo set subiscono la nostra supremazia (siamo quasi sempre in vantaggio ) ,fino al 23-21 a nostro favore.
Qui la paura di vincere e portarsi sul 2 a 0 prende corpo . Nonostante una prima linea avversaria con attacco a due , accusiamo in modo determinante il servizio al salto di Martielli che, con tre bordate sui nove metri(valutate malamente in campo), ottiene tre aces , inframmezzate da una battuta violenta che si spegne sul nastro ricadendo nel nostro campo. E’ l’uno a uno .
Terzo e quarto set si svolgono con le stesse dinamiche di punteggio: alternanza al comando, punto a punto, con il sestetto barese, nonostante una continua sofferenza sui due centrali avversari Attanasio e Florio e buon contenimento su Martielli e Lanzillotta.
Siamo alla pari e quasi sempre in vantaggio fino al fatidico 23-23 sia nel terzo che nel quarto set; due errori marchiani ( figli della paura di vincere ) in ambedue le frazioni di gioco ci condannano ad una sconfitta immeritata.
La crescita tecnica per i nostri ragazzi passa anche da una serie di riflessioni sugli errori che , seppur determinanti nella fase del punteggio in cui sono stati commessi, devono essere gestiti psicologicamente. Non vittime sacrificali degli errori ma inopportuni movimenti, cancellando la negatività dell’azione che deve essere considerato un fastidio più che un atto di colpa.
Si chiude con l’amaro in bocca la trasferta barese per il niente che si è raccolto; rimane la consapevolezza ,però, di aver trovato una disposizione più organica nella gestione del match ed un ridotto livello di atteggiamenti nervosi che devono servire ad ottimizzare il risultato finale.
La controprova è per domenica 07 dicembre al Pala Panico: avversario di turno il LECCE VOLLEY di Ettore Selvaggi.