Il Sedile

La straordinaria tribù indigena del Borneo

Rubriche/Opinioni/ di Veronica Romano

A pensar male non è peccato, solo che a volte si corre il rischio che quel “pensar male” prenda forma e sostanza.
Sono certa, non è il nostro caso e comunque “tantu pe sugnà, pe fa qualcosa”,
consentitemi di riprendere un articolo della “redazione” di questo giornale.

Nello stesso si osserva che:
“la legge obbliga le amministrazioni pubbliche per nuove assunzioni, ad espletare l’istituto della mobilità, prima quella obbligatoria e poi quella volontaria. Qualora andassero deserte entrambe le amministrazioni possono procedere con un concorso pubblico per titoli ed esami”.
Nel nostro racconto, né la prima né la seconda fase sono andate e buon fine.

Nessuno ha raggiunto il punteggio e quindi si procede ora con la fase successiva del concorso.
Si capisce, o almeno io così capisco tra le righe, come forse l’obbiettivo della amministrazione fosse proprio quello di giungere al concorso e che forse casualmente sia così capitato.
Ora non bisogna avere una sfera di cristallo né avere la presunzione d’essere il mago Otelma nell’intuire che così può essere.
E’ sin troppo semplice riuscire a capire la “scientificità” inserita nel percorso.
E’ come scoprire oggi l’acqua calda.

Procediamo con ordine, per non capire meglio.
Si stabiliscono i criteri di valutazione dei “curriculum” e nei criteri si inseriscono dosi massicce di difficoltà per, involontariamente, complicarli.
Mi piace l’esempio della “redazione”, mi sa di avventura, e quindi per meglio rendere l’idea lo ripeto. Si chiede: conoscenza della lingua delle tribù indigene del Borneo.
Nessuno sa rispondere, presumo neanche Lei direttore, nessuno supera la fase della “mobilità”.
Evviva !!! Si va a bandire il concorso per titoli ed esami e si confeziona a pennello una divisa per un sostenitore, un amico, un parente o un conoscente.

Tenete bene in evidenza questa lettera, arriverà il giorno che alla stessa mi piacerà allegare il “finale” e non è detto che in quello stesso giorno non si possano aprire “le porte”….del meraviglioso mondo del BORNEO.

Exit mobile version