Richiesto da alcuni cittadini a Sindaco e Prefetto se Coccioli ha pagato i dovuti oneri comunali per la manifestazione. Gli Uffici non consegnano la documentazione richiesta.

Palazzo LL.PPCronaca/ di Redazione

Galatina – La manifestazione Street Art Night, in piazza Falcone e Borsellino ci aveva già messo tanto di suo con i suoi artisti ed i suoi orari. Sforamento orario della deroga al superamento di emissioni sonore, lingaggio e testi degli “artisti” spesso sopra le righe, indignazione generale un pò sparsa, etc.

Il tutto aveva provocato l’intervento delle forze di Polizia Municipale che avevano contestato per detti motivi un verbale di 1.030 euro all’assessore Coccioli. Non è dato ancora oggi di sapere a quale titolo Coccioli sia stato il firmatario della richiesta ed il destinatario dell’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione. Farebbe bene a spiegarlo alla città ed ai cittadini.

Lo stesso Coccioli non ha ancora spiegato alla città ed ai cittadini come può un assessore sedere in Giunta in occasione della votazione sulla Delibera n.250/2015 e votare favorevolmente la concessione del patrocinio e del contributo prelevando i fondi dal capitolo “interventi per la condizione giovanile” che fa capo al suo assessorato ed essere poi il richiedente e l’autorizzato a svolgere detta manifestazione. Non è la prima volta che il nostro assessore si fa cogliere in un potenziale conflitto di interessi, è successo anche con il CSI. Volendogli riconoscere sempre la buona fede non possiamo riconoscergli anche una enorme inadeguatezza a ricoprire ruoli istituzionali.

Come se non fosse stato sufficiente il tutto ora sembrerebbe che possanno essere state perpetrate anche altre irregolarità per questa manifestazione tanto da spingere alcuni cittadini, dandone comunicazione  a S.E. il Prefetto di Lecce ed al Sindaco di Galatina, a chiedere agli Uffici Comunali copia di tutta la documentazione relativa alla manifestazione.

A quanto già ormai conosciuto vogliono in particolare conoscere, tramite acquisizione di copia dei relativi bollettini di versamento, se siano stati pagati gli oneri comunali (occupazione suolo pubblico, spazzatura, etc…) o eventuale giustificativo del mancato pagamento, oltre a copia prodotta dal responsabile progettista presentata in Commissione Comunale di Vigilanza ed eventuale nota dei compensi riconosciuti a detto responsabile.

La risposta ricevuta dagli uffici comunali è stata quella che una parte degli atti richiesti e rintracciabile sul sito online del Comune (Delibere, determine etc..) mentre per altra parte la documentazione non può essere rilasciata in quanto sono sconosciuti i motivi di interesse diretto ai fini del rilascio. La risposta non ha soddisfatto i richiedenti i quali, sempre per conoscenza al Prefetto ed al Sindaco della città, hanno inviato agli uffici comunali la motivazione alla base della loro richiesta.

“L’interesse diretto – hanno affermato i richiedenti – è da ricercarsi nell’ambito della stessa Costituzione Italiana secondo  cui siamo tutti uguali e abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri, soprattutto, le stesse responsabilità morali e giuridiche, pertanto le tasse vanno pagate da tutti e se ci sono delle responsabilità personali è obbligatorio intervenire per sanzionare eventuali comportamenti scorretti”

Non è la prima volta che la cronaca cittadina ha dovuto registrare da parte della burocrazia situazioni di “ostruzionismo” di fronte a richieste di acquisizione di atti pubblici. E’ successo con alcuni consiglieri comunali che hanno dovuto paventare il ricorso alle forze dell’ordine per poter essere messi nelle condizioni di svolgere il loro lavoro. E’ successo ad Associazioni di Consumatori che per poter svolgere correttamente il loro ruolo hanno dovuto minacciare il ricorso alla Magistratura. Figuriamoci se non devono a, maggior ragione, succedere anche nei confronti di semplici cittadini i quali pagano “solamente” le tasse.