Il Sedile

Impianto CDR di Cavallino, nuovo decreto regionale sulle tariffe di conferimento genera nuovo contenzioso.

Respinta proposta di transazione di Progetto Ambiente. Il Comune di Galatina affida incarico allo studio Sticchi Damiano.

Cronaca/ di Redazione

La vicenda sembrava definitivamente risolta nel 2015 allorquando la società Progetto Ambiente  (società partecipata dal Gruppo Marcegaglia di Mantova e dal Gruppo Albanese di Massafra) difesa dallo studio Quinto si era vista riconoscere dal Consiglio di Stato l’adeguamento della tariffa di conferimento dei rifiuti nella discarica di Cavallino.

Il Commissario ad Acta dell’Agenzia regionale regionale per la gestione dei rifiuti aveva quantificato con la delibera n.6 del gennaio 2017 gli aumenti tariffari da corrispondere alla Progetto Ambiente creando un malcontento generalizzato in tutti i Comuni della provincia di Lecce.

Lo stesso Commissario ad Acta, dimostrando di avere idee molto chiare in materia, ha contribuito successivamente a creare ulteriore confusione con i successivi decreti n. 14 e 28. Con il primo sospende per via cautelativa temporanea il decreto n.6 e con il successivo prororoga la sospensione sino al 31 dicembre 2017. Poi fa marcia indietro ed il 20 giugno 2017 con il decreto, il n.53 procede ad adeguare la tariffa di conferimento dei rifiuti per il periodo 2010-2017.

Quindi il Commissario con il decreto n. 53 annulla quanto decretato con i precedenti atti e determina una nuova situazione giuridica nella quale lo studio Sticchi Damiani ravvede “rilevanti implicazioni” che vanificherebbero le azioni giurisdizionali promosse contro gli adeguamenti tariffari stabiliti con il decreto n.6. pertanto consiglia di intraprendere una nuova azione giurisdizionale collettiva contro il decreto n. 53.

Alla luce della nuova situazione vanno a vuoto due incontri tenutisi tra luglio ed agosto tra il Commissario ad Acta ed i rappresentanti dei Comuni leccesi per discutere una proposta transattiva formulata dalla società Progetto Ambiente ritenuta dai sindaci leccesi troppo squilibrata a favore della Società.

Con delibera di Giunta datata 21 settembre è stato deciso di impugnare, con ricorso collettivo, nella sedi giurisdizionali competenti il decreto n.53 e di demandare al Sindaco la nomina dell’avv. Sticchi Damiani che con propria nota ha comunicato che il proprio compenso per la quota spettante al Comune di Galatina è di 1.500 euro.

 

 

 

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