Cronaca/di Piero D’Errico

“Non sono nata per cantare”.
Con queste parole si apprestava a diventare “leggenda”.
Cominciò tutto, una sera come un’altra, per caso, sul palco della Bussola, davanti a un pubblico che restò affascinato oltre che da lei, dalla sua voce.

Era agosto, aveva appena 18 anni e la solita stupenda voce che conserva intatta ancora oggi.
L’Italia se ne innamorò subito e la stessa Italia ha festeggiato con lei, qualche giorno fa i suoi 80 anni.

Furono anni che segnarono la nostra vita, il nostro Paese stava cambiando, le sue canzoni si respiravano nell’aria.
Era il 1962 quando la RAI la “censurò”, negandole ogni apparizione dai suoi schermi.
“Peccatrice”. Aspettava un figlio da un uomo sposato.

La sua voce continuò a scalare le classifiche mentre lei al culmine del successo aveva già deciso che quella sarebbe stata la sua ultima volta.
Le sue apparizioni pubbliche, finirono da dove aveva iniziato. “La Bussola” stesso giorno di agosto. Era il 1978.
Da quel giorno è scomparsa di scena, nessuna apparizione pubblica e nessuno è riuscito a farle cambiare idea.
La canzone che mi dà più ricordi, CITTA’ VUOTA, correva l’anno 1963, un 45 giri.
Ci ha lasciato la sua voce che la sua assenza, ha reso forse più dolce e misteriosa.
A 41 anni da quella scelta nessuno l’ha dimenticata, lei continua a cantare e noi continuiamo ad ascoltarla. Come allora.
Buon compleanno Mina.
“Sei grande, grande, grande e come te sei grande solamente tu”.