Rubriche/Opinioni/di Vincenzo Specchia presidente “Galatina al Centro”
Il dibattito sull’aggregazione dei Comuni recentemente ha destato nella nostra città un particolare interesse. La tematica è venuta all’attenzione perché il Consiglio Comunale a fine luglio ha approvato il protocollo d’intesa tra i Comuni di Galatone, Nardò e Galatina per la costituzione del Programma d’area Integrato delle città del canale dell’Asso – quelle appena menzionate – che vede ente capofila il Comune di Galatone perché, con ogni probabilità, l’iniziativa è partita proprio dal Sindaco di Galatone e noi, come spesso accade, ci siamo accodati.
L’aggregazione dei Comuni è stata poi sostenuta in un articolo, pubblicato recentemente sul Quotidiano di Lecce, da Gerardo Filippo il quale a ragione sostiene che Galatina dovrebbe assumere il ruolo di città policentrica e quindi ente capofila del suo vasto hinterland rappresentato da comuni più piccoli che hanno interessi condivisi con Galatina. Le due visioni si fondano entrambe sul Programma d’area Integrato, strumento che consente a comuni che condividono interessi sociali, economici, ambientali, turistici ed altri ancora, di partecipare alla programmazione strategica della Regione Puglia.
In realtà, le due visioni di aggregazioni, seppur lontane tra di loro, scontano entrambe il problema che per rendere operativo il Programma d’Area Integrato occorrono tempi lunghi che confliggono con una progettualità che deve essere definita quanto prima. Allora come fare per essere operativi da subito?
Secondo Galatina al Centro è necessario partire dal Distretto Socio-Sanitario che vede Galatina capofila dei comuni di Soleto, Sogliano, Cutrofiano, Aradeo e Neviano. Gli interessi che legano queste comunità sono diversi e rilevanti; sanitari, socio-assistenziali, ambientali, industriali, turistici e culturali. Ad esempio, Galatina e Soleto condividono interessi legati sia alle magnifiche opere Orsiniane e sia alla Zona Industriale Galatina – Soleto. Come pure è innegabile il forte interesse ambientale che impegna Galatina insieme a Soleto, Sogliano e Cutrofiano comuni tutti vicini al cementificio Colacem (a questi occorre includere anche Corigliano).
Ma Galatina sui comuni del distretto, e non solo, ha da sempre avuto un ruolo preminente anche nella cultura. Il glorioso Liceo Pietro Colonna, con l’annesso convitto, ha visto la formazione d’illustri professionisti e studiosi, che giungevano da tutta la provincia.
Ma la cultura troppo spesso cade nell’oblio. In questi giorni mi sono posto una domanda: è mai possibile celebrare il 7° centenario della morte del Sommo Poeta senza ricordare che Galatina ha dato i natali al Prof. Aldo Vallone, uno dei più grandi studiosi di Dante?
Siamo certi che la commemorazione di Dante attraverso gli studi del compianto Prof. Vallone avrebbe dato lustro e centralità alla nostra Galatina. Non bisogna però disperare, perché i momenti celebrativi di Dante, attraverso gli approfondimenti dei suoi studiosi, si susseguiranno ancora sino alla fine del 2021. Il pasticciotto è sicuramente importante, ma la cultura lo è ancor di più!
In sintesi, senza attendere tempi burocratici cui deve piegarsi un Programma d’area Integrato, siamo convinti che per ridare a Galatina la centralità perduta nel più breve tempo possibile dovremmo sfruttare la leva del Distretto socio-sanitario e quella della cultura. Ad entrambi i temi – cooperazione tra comuni e cultura – si collega la prima Scuola di formazione politica sul nostro territorio, che a breve darà inizio al 1° corso destinato ai giovani di tutto l’hinterland galatinese.