L’arch. Raffaele Parlangeli, a capo di una cordata di tecnici, ha offerto un ribasso del 41,60%

S. ChiaraCronaca/ di p.z.

Galatina – Per il primo lotto dei lavori di riqualificazione del Cavallino Bianco, allorché su cinque professionisti invitati a presentare la propria offerta soltanto uno fece pervenire la propria, il malizioso commento fu quello che per architetti ed ingegneri il problema disoccupazione era inesistente.

Ora tutti i maliziosi si devono ricredere perché le ultime due gare, II° lotto lavori Cavallino Bianco e S. Chiara, sono state aggiudicate a colpi di ribassi da capogiro tanto da far pensare che o son di manica larghissima dalle parte del LL. PP. oppure il “tengo famiglia” sta spingendo ora anche gli architetti ed ingegneri a svenarsi pur di accaparrarsi un lavoro.

Oppure …oppure ci sarebbe una terza ipotesi, quella che una piccola variante al progetto iniziale, oppure un imprevisto imprevedibile, potrebbe portare poi in un secondo momento i conticini a posto. Ma queste sono soltanto illazioni.

Da queste pagine avevamo informato ieri come l’arch. Ampolo, con un punteggio che superava i 73 punti  si era aggiudicato la Direzione dei lavori del II° lotto del Cavallino Bianco. Faceva sensazione oltre al punteggio tecnico anche l’entità del ribasso sull’importo a base d’asta circa il 35%.

Quest’oggi parlando della gara per l’assegnazione della Direzione dei lavori di riqualificazione dell’ex Convento S. Chiara ci sta sta da stupirsi ancora di più. Su un’importo base a ribasso d’asta di circa 38.000 euro, che uniti agli oneri previdenziali ed IVA portano il totale a circa 48.000, la gara se l’è aggiudicata l’arch. Raffaele Parlangeli definito nella Determina n. 1317 del 30 settembre 2016 della ormai ex Dirigente Taraschi Capogruppo (non sono noti i componenti di detto gruppo) che ha presentato un ribasso ben del 41,60%.

Resta da ricordare che non si è trattato di una gara a procedura aperta bensi di un invito fatto dalla Taraschi a 5 professionisti presi da un database in possesso del Comune contenenti i nominativi di professionisti che secondo quanto scritto dalla stessa erano in possesso dei requisiti tecnici per poter partecipare alla gara. Dei 5 solo in tre avevano fatto pervenire la propria offerta e l’arch. Parlangeli, come detto si è aggiudicato la gara.