Facilitare ed organizzare il processo di riorganizzazione è complesso. Anci ed Upi indicano le direttive.
Lecce – ANCI e UPI hanno inviato agli Enti di Area vasta una circolare, con la quale mettono a disposizione degli enti uno schema-tipo di delibera, “per ricostruire in modo sintetico le categorie e i profili del personale da ricollocare o da inserire nella nuova dotazione organica”. Tutto questo, “per facilitare il processo di riorganizzazione, estremamente complesso”.
Occorre “accelerare sulla definizione dei numeri del personale delle Province e delle Città metropolitane da destinare ai processi di mobilità, – si legge sul sito internet dell’UPI – per assicurare un percorso rapido che tuteli i dipendenti e garantisca la piena funzionalità degli enti e i servizi ai cittadini”.
Sul sito dell’UPI si legge ancora che “il Dipartimento della Funzione Pubblica, con una nota tecnica, ha chiarito alcuni degli aspetti controversi, specificando in particolare che Province e Città metropolitane non dovranno sostenere alcun costo nei processi di mobilità del proprio personale”.
ANCI e UPI ritengono opportuno e urgente, infine, che “le Province e le Città metropolitane procedano comunque alla rideterminazione delle loro dotazioni organiche quantomeno per quanto riguarda le categorie e i profili professionali, definendo quali profili si ritengono essenziali allo svolgimento delle funzioni fondamentali – entro i limiti di spesa previsti dalla legge di stabilità – e quali profili devono essere destinati alle procedure di trasferimento verso le Regioni e gli enti locali o verso altre amministrazioni pubbliche”.