All’interno del PD sino all’ 8 novembre vi sarà una serie fittissima di riunioni e dibattiti per individuare i nomi di coloro che parteciperanno alla corsa per la Segreteria Provinciale. Saranno anche i giorni in cui si intrecceranno una serie fittissima di accordi al fine di acquisire alleanze con numeri utili a far spostare equilibri disfandone di vecchi o costruendone di nuovi. Saranno i soli tesserati PD a votare in queste primarie e ciò significa anche corsa alle tessere, i signori delle tessere saranno i padroni della scena e determineranno anche il vincitore.
Strategie a parte cominciano in ogni caso a registrarsi le prime certezze sul fronte della candidature. Almeno 4 sono in pool position, altre potrebbero nascere in un secondo momento. Restiamo nel campo dei certi o quasi certi.
In pool position vi è Alfonso Rampino, sindaco di Uggiano, sostenuto da 599 firme su 44 Comuni, con lui tra i pezzi da 90 vi sono Salvatore Capone e Teresa Bellanova oltre al sindaco di Galatina, di Palmariggi, di Alezio, Trepuzzi e S. Cesario.
Con Salvatore Piconese, invece, a sostegno della sua candidatura ci sono 300 firme e 30 circoli unitamente al sindaco di Nardò Risi, Loredana Capone ed i dalemiani Massa ed Abaterusso.
Per i Renziani ed i Lettiani concorre Edoardo Santoro che è riuscito a mettere insieme le due correnti. Al suo fianco anche il sindaco di Cursi oltre a “vecchie” glorie quali Rotundo, Maniglio e Foresio. Santoro punta molto sui giovani e sta fortemente intensificando il tesseramento in quella direzione.
I Cuperliani sono divisi su 3 candidati con Vincenzo Toma, ex segretario regionale dei Giovani Democratici, in posizione preminente. Su di lui puntano Cosimo Durante e Remigio Dovuti oltre all’area frisulliana che fa capo ad Emilio Zacheo . Toma, secondo i rumors, farebbe molto affidamento sui voti della moglie su Galatina, essendo egli il marito di Sandra Antonica.
Inutile dire quanto anche a Galatina siano attese queste primarie che a tesseramento concluso potranno dare la misura della consistenza numerica nonchè dei rapporti di forza tra le due anime principali del PD ossia quella degli ex socialisti che fanno capo al sindaco Montagna e quella degli ex comunisti che fanno all’ex sindaco Antonica. Difficile sondare l’area ex Margherita qui potrebbero prevalere giochi di diversa natura che non quelli della naturale appartenenza. Potrebbe insomma sfaldarsi il nocciolo duro locale che fa capo all’assessore regionale Loredana Capone.