Appuntamento domenica 10 novembre in Piazza Sant’Oronzo a Lecce.

Eventi/di Associazione per la lotta all’Ictus Cerebrale.

Dopo la tappa barese dello scorso 20 ottobre, la campagna informativa sull’ictus cerebrale e la malattia di Fabry, organizzata da A.L.I.Ce. Puglia Onlus – Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, arriva a Lecce.

Domenica 10 novembre, a partire dalle ore 9:30 e fino alle ore 17:30, in Piazza Sant’Oronzo a Lecce verrà allestito uno stand presso il quale chiunque potrà accedere per sottoporsi gratuitamente allo screening per la valutazione del rischio ictus e, a seguito di valutazione del personale addetto, allo screening per la malattia di Fabry, una malattia genetica ereditaria.

L’obiettivo della campagna informativa, che prevede una serie di eventi nelle principali piazze della Regione, è quello di diffondere sul territorio l’importanza della prevenzione contro l’ictus cerebrale e di divulgare le informazioni sulla ancora poco conosciuta malattia di Fabry, che per le sue caratteristiche deve essere presa in considerazione nei pazienti sospetti di malattia cerebrovascolare, come spiega il Dr. Leonardo Barbarini,Direttore U.O.C. Neurologia e Stroke Unit – P. O. Vito Fazzi di Lecce,tra i soci fondatori di A.L.I.Ce. Puglia Onlus:“È importante pensare di trovarsi di fronte a un paziente con malattia di Fabry nel caso di un ictus giovanile, persone al di sotto dei 60 anni. Trattasi infatti di una malattia genetica ereditaria causata dalla mutazione di un gene specifico che può interessare vari organi: il cervello, il cuore, i reni, l’occhio e la cute. E se tempestivamente diagnosticata e trattatacon la somministrazione del farmaco specifico può salvare la vita e migliorare le condizionicliniche del paziente. Quindi, di fronte a patologie ictali giovanili bisogna assolutamente pensare che possa trattarsi di un paziente col Fabry e somministrare il test specifico”.

L’equipe della nostra associazione – commenta Michele Bovino, Presidentedi A.L.I.Ce. Puglia Onlusintende ringraziare il Comune di Lecce per aver concesso di realizzare, nella giornata di domenica 10 novembre in Piazza Sant’Oronzo, uno screening pubblico di prevenzione dell’ictus cerebrale. Continua, così, incessante l’azione di A.L.I.Ce. Puglia, Associazione di Volontariato, volta a perseguire l’obiettivo di una presenza costante nella società indirizzando verso una conoscenza approfondita dei sintomi di una delle malattie più importanti e invalidanti della società, l’ictus. Il nostro impegno è quello di far capire ai cittadini che ognuno di loro è sentinella di se stesso, capace di riconoscere i sintomi in anticipo e cercare di porre immediato rimedio. L’obiettivo principale è quello di creare un collegamento tra pazienti, familiari, neurologi, medici di base, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale sanitario e caregiver, coinvolti dalla malattia, al fine di facilitare al massimo il recupero funzionale e limitare le complicanze della malattia. Diffondere ancora di più nel nostro territorio la cultura della prevenzione è, dunque, l’impegno dei volontari laici di A.L.I.Ce. Puglia, che lavorano in collaborazione coi neurologi e gli altri specialisti, nella diffusione di informazioni sulla malattia e nell’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione, come gli screening periodici gratuiti per i cittadini”.

Durante la giornata verrà distribuito materiale illustrativo ed informativo sull’ictus e sulla Malattia di Fabry ma, ancora più importante, verrà effettuato lo screening gratuito per le due malattie, sottoponendo coloro che spontaneamente si recheranno allo stand alla misurazione di importanti parametri (controllo peso e altezza, pressione arteriosa, glicemia, ricerca della fibrillazione atriale etc.) con il supporto di personale medico ed infermieristico, oltre che dei volontari dell’Associazione.

Alla giornata di prevenzione ed informazione prenderanno parte numerosi professionisti del settore sanitario, tra i quali Neurologi, Cardiologi, Nefrologi, infermieri.

L’evento è organizzato da A.L.I.Ce. Puglia Onlus, con la collaborazione dell’associazione Soccorso Amico di Aradeo (LE) e con il contributo di Shire, azienda ora parte di Takeda.