Eventi/di “Cuore e mani aperte”Odv.
Lunedì 20 dicembre. È accaduto questa mattina, in pieno clima natalizio, i piccoli pazienti, ricoverati presso i reparti di Pediatria e di Chirurgia pediatrica, hanno visto arrivare dal tetto del nosocomio salentino, un Babbo Natale coraggiosissimo che, imbracato a una fune, portava con sé tanti doni.
È stato possibile grazie al consolidato sodalizio tra l’Associazione “Cuore e mani aperte” Odv, presieduta dal cappellano del presidio ospedaliero, Don Gianni Mattia, da sempre particolarmente sensibile al tema della umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, guidati dal comandante ingegnere Antonio Panaro.
Unendo la visione d’amore di Don Gianni con quella di uomini le cui divise oggi sempre con più forza li rende eroi e angeli, si è regalato un momento di distrazione dalla routine ospedaliera ai piccoli pazienti ricoverati in questi giorni di festa e alle loro famiglie che nel loro accudire, sostenere, sorridere anche quando quel sorriso non lo si sente, insegnano che il Natale è amore e l’amore può essere donato.
“Torniamo a regalare sogni e magia dopo un lungo periodo che ci ha visti impossibilitati ad aprire le braccia per abbracciarvi tutti, come ci è sempre piaciuto pensare di poter fare – sono le parole con cui Don Gianni Mattia ha commentato la sorpresa ai piccoli pazienti – Questa lontananza fisica ci ha però mostrato come l’amore trovi sempre il modo di raggiungere i suoi scopi e riempire i cuori di chi si predispone per accoglierlo. Nonostante non potessimo abbracciarci, non sono mai mancati i gesti di solidarietà e di vicinanza non all’associazione, ma alla sua essenza, a quella catena d’amore che, con l’aiuto del prossimo, è stato possibile forgiare e rendere sempre più forte e bella. Oggi è stato possibile alzare gli occhi al cielo e vedere realizzarsi il sogno dei bambini: Babbo Natale è arrivato anche in ospedale. L’ospedale è un luogo dove le paure si risvegliano, ma che può anche diventare, ed è diventato, un luogo di speranza, dove i sogni possono ancora realizzarsi. Torneremo ad abbracciarci, a sfiorarci a vivere la fisicità senza timore e sarà bellissimo. Esiste il dolore, esistono i silenzi legati alla paura, ma ci sono anche i bambini che sanno darci coraggio, i bambini che ci sorridono e si affidano alle nostre mani, bambini che sanno ancora essere pieni di vita e mostrarci quanto essa sia bella. E poi ci sono gli uomini e le donne, quelli che hanno saputo far diventare un dolore, una lacrima, una fonte di amore immensa, coloro che nonostante tutto vanno avanti e si colorano il cuore e le mani, coloro che con nasi rossi ci sottraggono alla solitudine, uomini e donne che indossano camici e ci strappano alla malattia e poi ci sono quelli che si calano dal cielo e a noi sembra una magia e forse lo è davvero”.