Cronaca/Politica

«La debolezza e la paura di perdere la poltrona a cui è tanto affezionato sono stati evidenti nell’ultimo comizio del sindaco uscente di Lecce. Una poltrona che, ormai, non gli appartiene più, poiché già nel primo turno la volontà dei leccesi è stata chiara e inequivocabile.

Durante il suo discorso, il sindaco uscente ha dimostrato un’incredibile insicurezza, attaccando Adriana Poli Bortone su vicende giudiziarie che si sono concluse con la sua completa estraneità ai fatti. Questo comportamento ha evidenziato solo il rumore assordante delle unghie del sindaco uscente che grattavano sugli specchi, nel vano tentativo di arrampicarsi su argomentazioni inconsistenti.

È stato patetico ascoltare il signore in questione dare la colpa all’amministratore della Lupiae Servizi per l’incuria della città, accusandolo di aver fatto campagna elettorale col figlio in combutta con TeleRama che attraverso la rubrica “DILLO A TELERAMA”, lo avrebbe sottoposto a un continuo stillicidio di accuse. Eppure la Lupiae Servizi, per l’uscente, fino a qualche settimana fa era il fiore all’occhiello della sua amministrazione, così come da comunicato ufficiale di fine maggio scorso, ma ha la memoria corta e preferisce le bugie alla verità.
Per quanto riguarda l’amministratore della Lupiae, Alfredo Pagliaro, ricordiamo a Salvemini che i voti li prese anche quando fu candidato con lui, alle scorse amministrative, così come 7 anni fa, 11 anni fa, 16 ani fa, 21 anni fa, ma ripetiamo che la memoria è corta e la lingua è lunga. Menzogne e mistificazione della realtà. Il sindaco uscente avrebbe dovuto fare i complimenti al suo amministratore della Lupiae per il i risultati raggiunti, come ha dichiarato più volte, invece di inventare favolette.

Vogliamo ricordare al sindaco uscente che “DILLO A TELERAMA” è uno sportello del cittadino libero ed è uno strumento democratico che esiste da vent’anni per dare voce a chi non ha voce; e se qualcuno si lamenta significa che non è un liberale, vuol dire che vuole mettere il bavaglio ai cittadini.
“DILLO A TELERAMA” è una rubrica senza filtri che raccoglie le segnalazioni dei cittadini, i diritti negati, con un numero dedicato al quale chiamano e scrivono per esprimere le loro preoccupazioni e segnalazioni su tutti i torti che subiscono, dal verde pubblico e poi marciapiedi sconnessi, strade, illuminazione non funzionante, traffico, sicurezza stradale, ritardi del pullman e dei treni, liste di attesa, mala sanità, su ogni argomento di interesse pubblico di tutti i comuni di delle province Lecce, Brindisi e Taranto.
E sono persone fisiche, reali, che inviano video e foto, messaggi vocali, e TeleRama ha le prove di tutto questo. Le prove sono la verità, il resto sono chiacchiere, le chiacchiere di chi ha paura.
Il sindaco uscente di Lecce non ama la verità, la partecipazione democratica, e non ama i cittadini liberi.

Comprendiamo il nervosismo del sindaco uscente: è il nervosismo di chi sta già preparando gli scatoloni per lasciare Palazzo Carafa e liberare finalmente la città dalla sua politica inutile e superficiale. Una politica che ha gettato Lecce nel grigio della sua incapacità e mancanza di visione.
I leccesi meritano di meglio. È tempo di voltare pagina e guardare al futuro con speranza e determinazione».