Il Sedile

Lecce/Manca (FDI): “Sul Pronto Soccorso del Fazzi ho denunciato un problema e mi aspetto che Fracella lo risolva”

Cronaca/Politica/di Antonio Manca consigliere regionale FDI

“Il primario del Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce, Silvano Fracella, si vergogna che io abbia documentato ciò che accade nell’importante presidio sanitario invece che vergognarsi di non riuscire a porre rimedio. Assurdo, cioè il collega guarda il dito che indica la luna e non la luna? E allora siamo messi peggio di quanto pensassimo.

“E allora facciamo chiarezza: sono stato chiamato, ieri mattina, al Pronto soccorso del Vito Fazzi come consigliere regionale, ma soprattutto vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, perché vedessi con i miei occhi ciò che stava accadendo. Non solo, dopo averlo fatto non sono andato via in cerca di scoop, ma ho cercato il primario Fracella nel suo ufficio e l’ho portato nel Pronto Soccorso perché anche lui vedesse ciò che stava accadendo. Quindi, nessun blitz, pur avendone per Statuto regionale la possibilità, né ho carpito di nascosto immagini e video, semmai lo avessi fatto dovrebbero essere i pazienti a dolersene, invece, sono quelli che mi hanno chiamato.

“Mi aspettavo e mi aspetto che Fracella, invece, che minacciare ricorso all’Ordine dei Medici adempia con professionalità ai suoi doveri per migliorare la situazione igienico-organizzativo-funzionale del Pronto soccorso, questo dovrebbe stare a cuore a noi tutti.

“La verità è che a volte si pensa di nascondere il problema tentando di intimorire chi pone o, peggio, sviando l’attenzione richiamando il Dea (di cui tutti conosciamo i problemi, anche la Procura di Lecce), ma è da stupidi perché il problema resta lì ed invece dobbiamo prendercene carico per portarlo a soluzione anziché radicalizzarlo. Per questo mi hanno non poco sorpreso le dichiarazioni di Fracella, dal quale mi aspettavo un’alleanza finalizzata alla soluzione del problema, ma prendo atto che la reazione è irrispettosa non solo della mia carica politica ma anche del rispetto deontologico verso un collega. Dal canto mio, io continuerò a battermi affinché venga risolta”.

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