Dopo 18 mesi di sosta ottenuto il parere favorevole del MiBACT e della regione Puglia alla nuova perizia di assestamento.
Galatina – Pare siano stati definitivamente risolti i problemi che avevano provocato la sospensione dei lavori del Museo comunale P. Cavoti. Vi è stato bisogno di una lunga ed estenuante trattativa tra Comune e Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici di Lecce, Brindisi e Taranto, da un lato e Regione Puglia dall’altro.
Alla fine si è riusciti a porre rimedio agli errori commessi sacrificando da un lato la realizzazione di alcune opere previste nell’originario progetto e dall’altro facendo leva sull’ utilizzo delle somme per gli imprevisti presenti nel Q.E. del progetto. Il che ha permesso di poter in qualche modo procedere sino alla conclusione dell’opera facendo restare inalterato l’importo complessivo del finanziamento.
Il tutto è nato da un sopralluogo effettuato dalla Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici di Lecce, Brindisi e Taranto presso il cantiere dei lavori nel corso del quale ha richiesto alcune modifiche relative all’uso dei materiali utilizzati per le partizioni interne dei corridoi della galleria Martinez , l’ Amministrazione e la Segreteria, oltre ad una ulteriore integrazione dell’impianto di climatizzazione ed abbattimento delle barriere architettoniche. Successivamente la stessa Soprintendenza ebbe ancora da ridire bocciando gli infissi e gli impianti di climatizzazione come proposti dall’impresa aggiudicatrice.
Eseguire secondo i dettami della Soprintendenza significava però sforare dalle somme concesse in finanziamento per cui seguirono incessanti contatti con la Regione Puglia affinché fosse concesso di sopprimere alcune opere previste nell’originario progetto e di utilizzare anche i fondi riservati agli eventuali imprevisti.
Avuto parere favorevole dalla regione alle variazioni apportate è’ stata successivamente redatta una nuova perizia di Assestamento ed inviata al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in data 01.10.2015 il quale ha espresso parere favorevole alle variazioni e all’utilizzo degli imprevisti in quanto i lavori risultano complementari a quelli in esecuzione.
E’ quindi, forse, giunto alla sua fase conclusiva il calvario dei lavori di riqualificazione e di ristrutturazione del museo P. Cavoti ora che anche la Soprintendenza ha dato il proprio lascia passare, anche se con i lavori pubblici nel nostro Comune non si può mai stare tranquilli. Non si trattava dunque di “lavori per migliorie inserite dall’Amministrazione Comunale alle ditte partecipanti” come ebbero a dire a suo tempo Sindaco ed Assessore ai LL.PP in una nota congiunta per giustificare la sospensione dei lavori e l’abbandono del cantiere da parte dell’ A.T.I. Manutenzioni SRL (Capogruppo) – Molfetta/Sistec SRL (Mandante) – Molfetta. Si trattò infatti di un vera e propria sospensione dei lavori poiché quanto richiesto, perché non previsto in fase progettuale, dalla Soprintendenza non poteva essere realizzato mantenendo i costi entro i limiti fissati dal Quadro Economico. Giova ricordare a tal proposito che i lavori sono fermi da luglio del 2014.
L’unica speranza è che queste esperienze, tipo lavori alla sede municipale di via Umberto I ed al museo P. Cavoti, abbiano, a chi di competenza, insegnato che la Soprintendenza, quando trattasi di palazzi storici, va consultata prima dell’approvazione del progetto definitivo, si sarebbero evitate perdite di tempo e problemi di liquidità che generano poi nella migliore delle ipotesi ritardi.