Rubriche/di Piero D’Errico
Avrei fatto volentieri a meno ma non c’era niente da fare, vincevano sempre le continue insistenze di mia madre.
Avevo 50 lire in cinque monete da 10 lire, nel caso mi dovessero servire. per qualche urgenza, qualche imprevisto, qualche occasione.
Quelle 50 lire che io custodivo nascoste nella mia cartella di cartone, facevano stare più tranquilla mia mamma.
Erano lì in un angolo, a un po’ di distanza da un pezzo di marmellata ben incartata e qualche penna, qualche matita e qualche quaderno.
Eravamo agli inizi degli anni ’60 e quel giorno di primavera l’intera classe sarebbe andata in una masseria poco distante a vedere gli animali, fare la corsa nei sacchi e tanti altri giochi.
Insomma dovevamo divertirci con quel solito poco e niente con cui eravamo abituati a farlo.
Quando andai a cercare i soldi nella cartella per comprare non ricordo più cosa nel chiosco vicino, girai dappertutto ma dei soldi nessuna traccia.
Girai e rigirai sottosopra la cartella mille volte sino a quando mi convinsi di averle perse da qualche parte.
Ci rimasi male e gran parte dell’allegria e della spensieratezza che avevo, la persi nel resto della giornata.
Era pomeriggio quando tornammo a scuola ed era sempre pomeriggio quando vidi mia madre ferma davanti a scuola ad aspettarmi.
Come ogni giorno, la prima domanda di mia madre era sempre quella: com’ è andata oggi ??
–Bene– risposi dimenticando per un attimo quella sciagura che mi era capitata.
–E’ andata bene, ci siamo divertiti -.
Ma mia madre, piegandosi per incontrare il mio sguardo:
-Dimmi. Cos’ hai ? –
Tra le sue risate gli spiegai quello che mi era successo e cioè che non avevo trovato più le 5 monetine da 10 lire che avevo in cartella.
Ricominciai a guardare nella cartella di cartone, questa volta insieme a mia madre.
Ci volle poco, quei soldi spuntarono dalla foderina del libro di lettura, dove si erano andati a infilare e finirono a terra tra un tintinnio che mi sembrò una magnifica sinfonia di primavera.
Scoppiammo in una fragorosa risata, e vidi mia madre felice per aver visto sparire, in un solo attimo, dal mio volto quella tristezza.
Poi mia mamma mi richiese:
–Come va ora ??-
Le risposi: – bene !!- .
E questa volta non mi disse più nulla. Sorrise !!.