Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Ho dovuto quasi sempre occuparmi di mia madre. Ero l’unica figlia e mi dividevo tra la sua
casetta alla periferia di Bergamo e la mia non molto distante. Costruita appunto non lontano dalla sua per starle vicino.

Sono qui ad aspettare, ad aspettare una notizia che non arriva, che tarda ad arrivare e intanto
a chiedermi tra 1000 pensieri, “come sta!” . Forse meglio o forse no.
Non posso entrare, non posso vederla, non posso assisterla.

Mi sento come in colpa, so che mi sta cercando e so di non poterci essere.
Poche parole cariche di tristezza, “ tua madre non c’è più”.
Era ancora mattina, ma quel giorno fece buio all’improvviso.

Furono lacrime, lacrime a distanza, lacrime lontane, lacrime senza fine.
Neanche una parola, un conforto, avrei voluto confessarti qualcosa, qualche segreto, qualcosa
che aspettavo il momento giusto per dirti, chiederti scusa per un malinteso, un ritardo, confessarti
ripetutamente tutto il mio amore.
Non c’è stata possibilità, non ho potuto dirti “grazie” per tutto quanto.

Stravolta la vita e gli affetti, la paura di non nascondere bene, magari dietro un volto più sereno,
tutto il dolore per non trasmetterlo agli altri, una lotta con me stessa per trattenere dentro rabbia
e pianto.

Non ti ho potuto stringere la mano, asciugarti la fronte, aggiustarti i capelli.
Avevo giurato di starti vicino sino all’ultimo giorno, non è dipeso da me, io avrei voluto e per
questo sono profondamente dispiaciuta.

Avrei voluto esserci mentre chiudevi definitivamente quegli occhi lucidi che non si apriranno
più, mi sarei sentita “come felice”, ti avrei accompagnato, avrei ascoltato l’ultimo respiro, ti
avrei dato l’ultimo “arrivederci”, mi sarei sentita stringere forte la mano e poi nulla.
Avrei capito.

Chiusa nella solitudine che odiavi, mi sei passata davanti ed io non avevo più lacrime, ero
come impietrita, ero spaventata.
Non ti ho potuto proteggere “perdonami”.

Dicono che un giorno ci troveremo, ci incontreremo, quel giorno riprenderemo i nostri
discorsi, le nostre abitudini, ascolterò le tue prediche.
Quel giorno ricominceremo da dove ci siamo lasciate.
Un bacio mamma, un forte bacio, e in questa sera così stellata, so che riesci a vedermi, so che riesci a sentirmi.
Anch’io ti vedo: SEI TUTTE LE STELLE DEL CIELO.