Giovedi 8 novembre alle ore 19.00 in via Bellini 24 Noha (Galatina). Dialogherà con l’autore Dino Palumbo.
Galatina – La parola spleen deriva dal greco “splen” ed è giunta ai nostri giorni attraverso i Fleurs du Mal del poeta Charles Baudelaire. Spleen rappresenta la tristezza meditativa, la malinconia, la voglia di non vivere, la ricerca della felicità.
In questo racconto si descrive proprio la malinconia per un passato irraggiungibile: il Novecento, un secolo in cui si respirava aria di fratellanza, rispetto, amor patrio e che al mondo d’oggi sembra così distante. Lo spleen è sempre presente in ogni persona, anche in chi, in apparenza, sembra vivere una vita ideale.
Antonio Galati,
Nato a Maglie, ha dimostrato sin dall’infanzia una certa propensione verso la letteratura e la musica. Nel 2004 ha iniziato a comporre poesie, risultando vincitore in diversi concorsi poetici nazionali tra cui il ‘Premio Valeria’ nel 2007. Dal 2013 ha cominciato a scrivere i primi racconti brevi, classificandosi al primo posto come vincitore assoluto della seconda edizione del concorso letterario ‘Salento Quante Storie’. Laureato in Lettere Moderne, ha svolto attività di studio Erasmus presso l’Universidade di Lisbona. ‘Spleen’ è il suo romanzo d’esordio.