Ci siamo improvvisamente scoperti “razzisti
Penso che alla fine l’umanità avrà sempre il sopravvento su altri sentimenti meno nobili.
Ciò non toglie comunque nulla al fatto che ci siamo improvvisamente scoperti “razzisti”. Abbiamo una percezione violenta del termine immigrazione e se l’abbiamo un motivo ci sarà o probabilmente un po’ sarà così.
Detto questo, io riesco ancora ad emozionarmi quando vedo scendere dalla scaletta della nave che gli ha tratti in salvo, tanti immigrati, tante donne, tanti bambini.
Qualche volta mi sono immaginato al loro posto, pensare come e quando nasce la voglia di scappare, di fuggire.
Quanto disagio, quanta sofferenza gli ha spinti ad affrontare un viaggio nella consapevolezza che potrebbe essere l’ultimo.
Vi è mai capitato di abbracciare un “nero”.
Beh!! è uguale. Soltanto un po’ di sudore in più, forse per la fatica del viaggio.
Vi è capitato di guardare i loro occhi spaesati e impauriti che stanno a stento aperti, leggere nei loro sguardi un sorriso, una gioia, la speranza che si perderà da lì a qualche giorno.
Quasi increduli che qualcuno possa prendersi cura di loro, quasi increduli di aver terminato finalmente quel lungo viaggio.
Scappano dal loro Paese che porteranno per sempre nel loro cuore, governato da dittatori e tiranni che non si preoccupano dei loro “figli”, che anzi affidano allegramente al mare, che gli affidano con disarmante disinvoltura alla morte. Governanti, si fa per dire, che consentono che i loro “figli” siano umiliati, derisi, violentati senza spendere una sola parola in loro difesa e aspettando forse quel che a loro tocca dai soldi pagati per la traversata. Che consentono in silenzio che i loro “figli” siano rifiutati da tutti sino al punto di sentirsi essi stessi un “rifiuto”.
Perché nessuno dice loro una parola o più di una parola, mentre tante ne dice a quei poveretti che fuggono.
Forse una spiegazione in tutto questo c’è.
I loro governanti sono sì corrotti, ma fare affari con loro è bello.
Una parola di troppo nei loro confronti, potrebbe danneggiare il “business”.
Questi pensieri non turberanno minimamente lo straordinario paesaggio di questa incantevole vallata della provincia di Teramo.
Il continuo inseguirsi di sole e nubi, di luce ed ombra.
Questi pensieri non scuoteranno neanche la coscienza di chi ancora riesce a non commuoversi, di chi, buttando lo sguardo altrove, riesce ancora ad essere felice.