Con questa motivazione il Giudice di Pace ha condannato in solido Comune di Galatina e Acquedotto Pugliese.
Galatina – Si continua a prendere sottogamba (principalmente dalla componente politica che poi influenza la parte tecnica) l’omissione di controllo nella corretta esecuzione di lavori su suolo pubblico da parte di aziende che operano nella realizzazione di manutenzioni e/o esecuzione di lavori in cui direttamente o indirettamente e coinvolta l’Amministrazione comunale.
Ciò naturalmente avviene per il semplicissimo e banale motivo che nessuno paga mai per le responsabilità ad esso imputabili in quanto tutto, nel silenzio e con la complicità generale, viene addebitato ai cittadini.
Il giorno in cui magari si invertirà la tendenza e qualcuno/a sarà costretto a mettere mano al proprio portafoglio, non per riempirlo ma per svuotarlo, forse si comincerà ad avere risultati e benefici diversi per la città e per i cittadini.
Intanto, si diceva, si continua a far pagare il cittadino come è successo, ultimo in ordine di tempo, al Comune di Galatina (per omesso controllo) ed all’Acquedotto Pugliese (esecutore dei lavori) per danni arrecati alla persona con i lavori eseguiti in via Roma.
La sig.ra B.L. con atto di citazione del 10/02/2017, ha, infatti, citato in giudizio il Comune e l’AQP s.p.a., chiedendo la condanna di entrambi in solido, per quanto di rispettiva competenza, al risarcimento dei danni alla persona patiti nell’infortunio subito in Galatina in via Roma a causa di un’insidia della pavimentazione del marciapiede.
Il Giudice di pace dopo aver disposto una consulenza medico legale con la sentenza n.2514 del 31 maggio 2018 ha dichiarato il danno ascrivibile a responsabilità concorrente di AQP s.p.a e del Comune di Galatina.
Ha condannato in solido entrambi al pagamento, in favore dell’attrice, della somma di € 5.134,00, oltre a interessi legali dalla data del sinistro al soddisfo, nonché delle spese e competenze legali liquidate in € 1.350,00 e delle spese generali di studio ed accessori come per legge.
Ha posto, inoltre a carico delle parti soccombenti, in solido tra loro, le spese di CTU, liquidate con decreto del 05/04/2018 nella complessiva somma di € 500,00. Insomma diciamo che complessivamente si tratta di un danno di circa 7.000 euro da suddividersi tra i due Enti.
Per il Comune di Galatina l’esborso ammonta quindi a circa 3.500 euro e tutto ciò perché dalle parti di via Giuseppina del Ponte, sollevare le chiappe dalla propria sedia per svolgere i normali controlli di routine ogni qualvolta qualcuno mette mano su un bene comunale, sia esso un immobile o una strada, è un’impresa titanica.
E’ troppo chiedere ai nostri politici un’inversione di tendenza? E’ troppo chiedere che, come succede in ogni impresa che non sia pubblica, chi sbaglia paghi? E’ troppo chiedere che non sia sempre il cittadino a dover subire sempre le conseguenze degli errori di qualche dipendente comunale (oltretutto dallo stesso pagato con le proprie tasse) perché da sempre coperto da politici di ogni tempo e colore?