Il Sedile

“Lu carzilargu” è già morto.

L’Amministrazione Comunale ha già dichiarato ufficialmente la sua dipartita.

Eventi/ di Redazione

Galatina – La Curemma, tradizione vuole essere rappresentata da un fantoccio di paglia, è di solito disposta sui tetti o sui balconi della case. Rappresenta una vecchietta in lutto per il defunto marito, il Carnevale, deceduto in occasione della giornata delle ceneri. 

Pazienza se a Galatina la vecchietta in nero comparirà l’ultimo giorno di carnevale, ossia martedì 13 febbraio, e pazienza se, i bambini in modo particolare, dovranno attendere l’ultimo giorno di Carnevale per capire e sapere che c’è stato il Carnevale.

Naturalmente un plauso alla Pro Loco di Galatina, al  fantomatico “Comitato Associazioni per Galatina” così recita la locandina e, udite…udite, dovremmo dire anche bravo al Comune di Galatina, quale coorganizzatore dell’evento.

Questo passa il convento signori. I tempi eroici del carnevale galatinese e della sua simbolica mascherina, frutto della maestria satirica di Melanton, sono ormai lontani racchiusi in un’angolino dei ricordi tra i più anziani o in qualche fotografia amarcord che circola sui social.

Abbiamo perso ormai tutto: tradizione, identità e cultura.

“E’ mortu lu Carzilargu” titola la locandina. Ebbene si, il Carnevale a Galatina è morto. Non sappiamo se quel titolo abbia voluto, proprio come la satira, giocare sul doppio senso, ma in ogni caso la realtà è quella ed è ineluttabile:  la signora Curemma bene farà a piangerlo costernata (anche se in anticipo) in piazza S. Pietro.

Il programma della manifestazione prevede il ritrovo presso la Chiesa delle Anime alle ore 15,00 con partenza del corteo allegorico alle ore 16,00.  Alle 16.30 il corteo incontrerà la Curemma in piazza S. Pietro e dalle 17,30 alle 20,30 è previsto uno spettacolo musicale nel corso del quale sarà premiata, a cura dei commercianti del centro antico, la maschera più bella.

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