Eventi/di Accademia Mediterranea dell’Attore
L’attore e regista ROBERTO LATINI terrà uno spettacolo, nell’ambito del progetto che AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore porta avanti nel carcere di Lecce, per aprire e incrementare l’attenzione della comunità verso questo luogo attraverso il Teatro: il 14 dicembre, alle ore 17.00, andrà in scena, nella Sala teatro della Casa Circondariale di Lecce, METAMORFOSI (di forme mutate in corpi nuovi), lo spettacolo di e con Roberto Latini.
Il pubblico sarà in parte interno (detenuti e personale della struttura) e in parte esterno al carcere: fino a un massimo di 70 spettatori a cui è richiesta una prenotazione normata dalle regole della direzione dell’istituto penitenziario. Per partecipare, nel rispetto del regolamento della Casa Circondariale, sarà infatti necessario prenotare entro la giornata di venerdì 3 dicembre e inviare i propri dati e il documento di identità a info@accademiaama.it, mettendo come oggetto dell’email: “Prenotazione Metamorfosi”. L’evento è organizzato da AMA in collaborazione con Casa Circondariale di Lecce, Polo Biblio-museale di Lecce e Ministero della Cultura.
LO SPETTACOLO
METAMORFOSI (di forme mutate in corpi nuovi)
di e con Roberto Latini
musiche e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
produzione Compagnia Lombardi Tiezzi
È vero, perché così sembra. In tanti miti c’è un vuoto comune: l’assenza, che genera a sua volta mutazione e mutamento. Il silenzio che ne segue, come fosse quello di cui è capace, infine, la primavera, si misura, in splendore, a seconda dell’inverno. Le Metamorfosi di Ovidio sono una città aperta, contenuta in un solo testo infinito: amore, morte e rinascite. La Sibilla Cumana, Orfeo ed Euridice, Narciso ed Eco, il Corvo, Venere e Adone sono le lucciole di una drammaturgia che sfida il buio in piccoli lampi di volo.
Lo spettacolo è strutturato in quadri intitolati come i brani ovidiani, tuttavia esso non vuole «mettere in scena quei Miti», come indica la nota registica; l’interesse risiede anzi nel cercare possibili «derive» teatrali, e attuali, del testo, concedendosi pure di allontanarsi da esso. Non solo l’ordine degli episodi non segue quello ovidiano, ma in più esso è soggetto a modifiche in ogni spettacolo: mutano sia la scelta che l’articolazione dei quadri, regalando un evento unico e non ripetibile. La drammaturgia, definita «mobile», si rinnova di continuo, nell’ottica di un’incessante ricerca, che è al contempo virtù e fine del teatro di Latini.
CHI È ROBERTO LATINI
Attore, autore e regista, diplomato a Roma presso Il Mulino di Fiora, studio di recitazione e di ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, nel 1992. Fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro, attiva dal 1997 al 2018. Ha diretto il Teatro San Martino di Bologna dal 2007 al 2012. Tra gli altri, ha ricevuto il Premio Sipario nell’edizione 2011, il Premio Ubu 2014 come Miglior Attore o Performer, il Premio della Critica 2015 e il Premio Ubu 2017 come Miglior Attore o Performer.