Tre i nodi da sciogliere: Giunta, Segreteria Regionale del PD, Movimento 5 Stelle.
Dopo l’abbondante vittoria nelle elezioni regionali per Michele Emiliano si apre la fase più delicata del suo lavoro: far bene nel presente per costruire il futuro. Quello suo e del PD.
Per l’ex sindaco di Bari, Bari e la Puglia dovevano servire a fargli capire dove può e potrà arrivare il suo futuro politico. I segnali sono stati forti, chiari e rassicuranti, ma è solo un punto di partenza, un errore potrebbe rappresenatre il crack ed il castello potrebbe crollare giù. Le fondamenta sono ancora rette dalla sabbia serve il calcestruzzo.
Tre i nodi da sciogliere per Emiliano: la Segreteria regionale, la Giunta regionale, i rapporti con i Pentastellati.
Giungere indenne alla risoluzione di questi tre obiettivi potrebbe significare per lui collocarsi sul trampolino di lancio che gli permetterà di contendere a Matteo Renzi la prossima Presidenza del Consiglio.
Questo è lo scenario, con qualche margine di approssimazione, su cui si dovrà muovere Emiliano.
Segreteria comunale: Michele Emiliano è incompatibile con i due incarichi. Le soluzioni successorie sono o potrebbero essere tre . Due le più percorribile la terza rappresenta l’outsider che potrebbe alla fine mettere tutti d’accordo. Tra le tre la prima è rappresentata dall’uomo di fiducia dello stesso Emiliano ossia Domenico De Santis forse anche la più probabile. Matteo Renzi ha, però, fiutato il pericolo Emiliano ed è poco propenso a lasciargli in tal senso totale campo libero. Sta calando il suo asso nella manica che è rappresentato dall’ attuale sindaco di Bari Antonio De Caro. Tra i due litiganti, dice un vecchio detto, il terzo gode e potrebbe essere Vincenzo Toma attuale vicesegretario del PD leccese, marito di Sandra Antonica, vicesegretari regionale del PD.
Giunta regionale: Emiliano si sta muovendo con difficoltà. Tanti equilibri e tante istanze da contemperare. Prima fra tutte Loredana Capone. Reclama un posto nell’esecutivo regionale e forse le spetterebbe anche per via di quei 12.000 voti portati al partito. Questo però rappresenterebbe un punto a favore del neo governatore che aspira ad una Giunta Regionale formata da 5 donne. Dovrebbe modificare il regolamento e non sarebbe, forse, neanche sufficiente a fargli realizzare il suo obiettivo stando alle istanze delle varie segreterie provinciali pugliesi del PD. Negro (UDC) ha precisi impegni preelettorali per il suo assessorato, Stefano vuole spazio per il suo fido De Leo e poi ci sta da fare i conti con le aspirazioni PD di Taranto, Foggia e Brindisi.
Rapporto con i Pentastellati: sulle parole della celebre canzone di Pierangelo Bertoli parlavamo dello “sguardo dritto e aperto nel futuro” di Michele Emiliano. Il neo governatore vuole aver con se nella sua Giunta i Pentastellati. Ha sempre avuto un occhio di riguardo ed uno sguardo assai più aperto, sia per il presente che guardando al futuro, sulla natura dei rapporti del suo partito con i grillini rispetto a Renzi. A maggior ragione oggi quando Renzi ed Il PD calano nei sondaggi ed i 5 stelle crescono. Assicurarsi la collaborazione e le simpatie dei grillini oggi significa aggiudicarsi più punti a proprio favore nella futura corsa a Palazzo Chigi. Unico ostacolo per Emiliano è lo stesso Movimento 5 Stelle, che ha ribadito la non volontà di essere nel Governo regionale ma ha lasciato una finestra aperta: accordo di programma e Presidenza del Consiglio oltre a qualche presidenza di commissione che spetterebbero lorodi diritto in ogni caso.