Ora Galatina, per i LL.PP. ed Urbanistica, ha una Dirigente per una settimana al mese ed un altro per sei ore settimanali.
Architetto che (quasi) va ed ingegnere che (quasi) viene. L’ing. che viene è Zaccaria Michele che con una formula bizzarra approda ai Lavori Pubblici di Galatina con la qualifica di Dirigente e la svolgerà per sei ore la settimana.
La nomina è a tempo determinato ed avrà durata pari a quella della gestione commissariale nel nostro Comune. Zaccaria approda a Galatina ma continuerà a ricoprire l’ incarico di Dirigente del settore dei Lavori Pubblici ed Urbanistica anche nel Comune di Squinzano.
Nel suo curriculum risultano esperienze lavorative in analoga posizione anche nel comune di S. Pietro Vernotico. Nei comuni di Novoli, Tricase e Presicce ha rivestito l’incarico di collaboratore di area tecnica.
Nel 2015 è stato coinvolto, per fatti connessi all’esercizio delle sue funzioni dirigenziali, in una indagine giudiziaria per tentata concussione e falso. E’ stato, però, assolto dal GUP con formula piena “perchè il fatto non sussiste”.
Ieri il neo Dirigente, anche se a tempo minideterminato, è stato presentato agli uffici ed al personale dell’ufficio tecnico. Come detto presterà servizio, da quanto si è appreso, per sei ore la settimana e ci è difficile capire cosa potrebbe o dovrebbe fare in queste poche ore.
Qualche firma? Onestamente non se ne vede la necessità visto che i 4 funzionari dell’ufficio dei Lavori Pubblici, ed i 2 dell’urbanistica (tutti Cat. D3) sono titolari e responsabili di specifica posizione organizzativa, conferita con determina dirigenziale.
Ma se anche fosse vero che era assolutamente necessaria qualche ora in più di una presenza dirigenziale si può mai capire perché lo stesso Commissario ha concesso l’autorizzazione al Comune di S. Giuliano Milanese per l’utilizzo a comando dell’arch. Taraschi tre settimane al mese?
Sarebbe bastato negare l’autorizzazione o quantomeno ridurla a due settimane ed il problema sarebbe stato risolto. Prendere o lasciare, se Taraschi avesse voluto partire a tutti i costi, e lasciare significava licenziarsi e lasciare libero il posto. Troppo facile pensare di curare i propri interessi senza dover rischiare nulla. Tutta questa vicenda, ed ormai non solo questa, nella sua assurdità comincia a porre seri interrogativi.
Eccessivo iperattivismo in certi settori ed immobilismo ed assenteismo in altri. Qualcosa comincia a non quadrare.