Il Sedile

MRS Galatina: ” Accomunare Fitto ad Emiliano nel declassamento del S. Caterina Novella è solo demagogia politica”

Cronaca/Politica/di Francesco Colaci e Giuseppe De Paolis

Interveniamo in merito alle reazioni scomposte registrate sui social, in seguito all’intervento del responsabile Salute del MRS di Galatina, dott. De Paolis, che condannava l’ennesima scivolata, targata Presidente Emiliano, in merito al riordino ospedaliero che bolla l’ospedale di Galatina come “Ospedale Covid”, e riclassifica l’Ospedale di Casarano come ospedale di I livello.

Tali reazioni sono consistite da un lato nell’accomunare Fitto ed Emiliano nell’azione di depotenziamento dell’Ospedale di Galatina, dall’altro nel contestare un’assenza di proposta alternativa da parte del nostro movimento e del candidato Fitto.

E’ sempre legittimo chiedere, e tutte le domande meritano sempre una legittima risposta, ma bisogna
individuare gli interlocutori giusti per porgerle.

Pertanto, se si chiedono delucidazioni sulle scelte adottate negli ultimi 15 anni in Sanità, queste vanno indirizzate a Vendola ed Emiliano, che hanno governato in questi anni.

Non si può tuttavia fare a meno di condannare la tesi secondo la quale il depotenziamento dell’ospedale di
Galatina sia conseguenza di tutte le giunte regionali, da Fitto a Emiliano, dal momento che è totalmente
fantasiosa e falsa, e costituisce un puerile tentativo di difendere Emiliano accomunando ad altri le sue gravi
colpe.

Vorremmo infatti chiedere ai nostri illustri interlocutori, in quale punto del R.R. 2/8/2002 n.1987 (Riordino ospedaliero Fitto), rinvengono un depotenziamento dell’ospedale di Galatina. La risposta è… nessuno!, dato che tale piano potenziava il nostro ospedale mantenendo reparti di eccellenza, come l’Utic e la cardiologia, la gastroenterologia e le malattie infettive.

Oppure in quale punto del R.R. n.14 del 2015 (riordino ospedaliero Vendola) è dato rinvenire un depotenziamento dell’ospedale di Galatina. Anche in questo caso la risposta è nessuno, dato che con il Presidente Vendola l’ospedale era classificato di I livello, come quello di Copertino, e vi era il progetto di costruire un nuovo ospedale a metà strada tra Galatina e Copertino, che accorpasse le funzioni dei due ospedali.

Lo scempio dell’ospedale di Galatina inizia con il R.R.n.7 del 2017 (primo riordino Emiliano), e prosegue con il R.R. n.23 del 2019 (secondo piano Emiliano), nonché con il piano Covid appena approvato.

Restiamo in attesa di essere smentiti con dati fattuali e normativi, che dimostrino come il Presidente Fitto abbia intrapreso azioni e politiche pregiudizievoli per il nostro ospedale, perché fino ad allora condanneremo il tentativo di associare la politica di Fitto a quella di Emiliano come un’azione becera e meschina, intenta a depistare l’opinione pubblica e coprire con una foglia di fico lo scempio della politica di Emiliano.

Circa le politiche future, ed i programmi per le prossime elezioni regionali, nell’attesa del programma ufficiale del candidato Fitto, vi possiamo anticipare quello del nostro Movimento, che portiamo avanti con onore da dieci anni, e cioè la difesa del nostro ospedale, che deve tornare ospedale di primo livello, senza se e senza ma.

Questa è la richiesta che porteremo avanti nella coalizione ed attueremo con il nostro candidato Paolo
Pagliaro.

Ciò assodato, le scomposte reazioni dei nostri interlocutori, fanno sorgere in noi due domande:
Tutti i politici che in questi giorni si proclamano difensori dell’ospedale di Galatina, auspicandone la
riqualificazione quale ospedale di primo livello, come fanno ora a sostenere Emiliano?

E ancora, le istituzioni cittadine che, a differenza di quelle Casaranesi, hanno registrato l’ennesimo “sgarbo,” cosa hanno fatto fino ad ora e come reagiranno nei confronti della nefasta politica di Emiliano?

Attendiamo fiduciosi risposte concrete dai nostri interlocutori, ribadendo che il nostro obiettivo è sempre quello di essere dalla parte di chi vive condizioni di disagio, e che sarebbe opportuno che tutte le coscienze civili si unissero in un unico coro, quello a tutela del diritto alla salute.

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