Comunicato Stampa di Lorenzo Siciliano
Con la conferenza stampa di ieri chiudiamo la prima fase di quella che è un’attività consiliare di controllo capillare di tutte le procedure di affidamento di gestione di beni e servizi comunali da parte del Comune di Nardò.
Scaturita dai fatti avvenuti quest’estate nel parco di San Gerardo che riguardarono la cacciata di un bambino dal parco da parte del gestore poiché era in corso un compleanno privato.
Il 17 ottobre scorso abbiamo effettuato una richiesta di accesso agli atti per chiedere copia di qualunque atto in possesso dell’ente comprovante l’effettiva voltura delle utenze gas, elettriche ed idriche dei parchi di San Gerardo, Incoronata e La saletta, così come previsto dai contratti sottoscritti. A questa richiesta non ci veniva fornito riscontro nel termine stabilito dei 3 giorni. Trascorsi oltre 30 giorni ci siamo recati presso l’area finanziaria per pretendere la consegna di quanto richiesto, dato che l’ufficio era in palese violazione di legge e di regolamento del consiglio comunale per quanto concerne i tempi di consegna.
Abbiamo avuto riscontro formale alla nostra richiesta di atti in data 21 novembre. Ben 34 giorni dopo. Tale riscontro, a firma del dirigente dell’area finanziaria, attestava quanto da noi sospettato. Vale a dire che nessuna utenza a servizio dei parchi di San Gerardo e Incoronata è stata volturata a carico dei gestori che svolgono all’interno dei parchi stessi attività a fini di lucro. Per quanto riguarda la saletta, invece, risultano volturate le sole utenze di acqua e gas e non quella elettrica.
Un fatto gravissimo, se si pensa che il Comune di Nardò si è attivato per chiedere l’installazione di due nuovi contatori di energia elettrica all’interno dei parchi, che dovranno poi essere volturati a nome dei gestori, solo in data 27 ottobre, 10 giorni dopo la nostra richiesta di accesso agli atti. Mentre sono di fine novembre le richieste di volture di acqua e gas.
In pratica i gestori dei parchi pubblici della Città (amici e parenti di candidati a sostegno dell’attuale sindaco) portano avanti da anni le loro attività a fini di lucro con le utenze a carico della collettività. Pagando canoni ridicoli al Comune, come nel caso della gestione del parco di San Gerardo, che versa nelle casse comunali 100 euro al mese o, peggio ancora, addirittura ricevendo soldi pubblici come nel caso della Saletta di via Volta al cui gestore il Comune paga ben 7500 euro all’anno.
Ma questa attività di verifica non è stata semplice. Tutt’altro. È stata stracolma di insidie, perdite di tempo, di “torni domani”, di sedie vuote dietro le scrivanie dei funzionari addetti, di volti cupi e arrabbiati ogniqualvolta ci vedono varcare le soglie degli uffici comunali, di borbottii sotto voce di personaggi che si ritrovano ad occupare “il posto fisso comunale” di Zaloniana memoria da date successive all’insediamento di questa amministrazione. Un appiattimento intollerabile della macchina amministrativa dell’ente quasi totalmente prostrata agli ordini della parte politica.
Noi non ci fermeremo. Mai. Fino a quando in questo Comune non tornerà ad essere centrale la trasparenza e l’imparzialità, fino a quando tutti potranno avere stesse opportunità, uguali diritti e uguali doveri senza essere differenziati tra amici e parenti di tizio o caio, fino a quando il figlio di un operaio che non va a votare perché non crede più a nessuno non sarà più scoraggiato dall’avere a che fare con il Comune di Nardò perché non è accompagnato, raccomandato o preceduto dalla telefonata di un politicante eletto per caso.