Dai 42 milioni del 2013 si è scesi a circa 27,6 milioni.
Lecce – Il valore e il numero dei titoli protestati nel 2014 è diminuito drasticamente. Sono passati a 27,6 milioni di euro contro i 42 milioni dell’ anno precedente con un calo di quasi il 35%. Il numero dei titoli protestati è diminuito di circa il 20% per un totale di 21.217 contro i 26.421 del 2013.
Analizzando i dati degli ultimi 10 anni, i numeri del 2014 sono i più bassi in assoluto. Sicuramente è proseguita anche nel 2014 una maggiore attenzione a spendere e a rinviare gli acquisti sia da parte delle imprese che dai consumatori, che si sono mostrati restii a spendere (come dimostran i dati dei consumi interni) e il perdurare di una situazione economica non certo rosea certamente ha favorito da una parte l’uscita dal mercato degli operatori più deboli e dall’altra c’è stata sicuramente una maggiore cautela dei fornitori a concedere crediti commerciali.
“Quest’ultimo aspetto – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete – è confermato dall’analisi su Payline, il database di Cerved sulle abitudini di pagamento di oltre 2,5 milioni di operatori economici e dalle statistiche tratte dall’archivio dei protesti”
Nel 2014 in Italia sono state protestate 34,7mila imprese societarie, un dato in netto calo rispetto alle 42 mila del 2013, con un’accelerazione del miglioramento già osservato nell’anno precedente. Il calo del numero di società con almeno un protesto nel 2014 riguarda tutti i settori economici, in particolare nel settore manifatturiero in cui sono state 3,5 mila le società protestate in calo del 22,5% rispetto all’anno precedente (4,5 mila). E’ comunque il Mezzogiorno l’area in cui si conferma il maggior numero dei protesti (14,4mila) levati nei confronti delle imprese societarie.