Un libro di Giulio Cesare Viola fresco di stampa
Galatina – Da segnalare per questa giornata dedicata all’amore il libro di Giulio Cesare Viola, fresco di stampa per i tipi di Congedo Editore
Vivere l’amore -Antologia e commento delle più belle poesie d’amore d’ogni luogo e d’ogni tempo
Giulio Cesare Viola, già dirigente scolastico in pensione ha raccolto in un agile libretto una sua personale raccolta di poesie dedicate all’amore.
Il libro è dedicato a “A chi crede nell’amore come forza che rende possibile ogni umana convivenza”,ed è questa la ragione che ha spinto l’autore a scrivere e dare alle stampe questa antologia , il desiderio di portare l’attenzione su questo sentimento, nella sua più larga accezione , in un epoca dominata invece da “regole dettate da esigenze finanziarie, economiche , di potere, di superiorità razziale o religiosa”
L’antologia comprende 50 componimenti che non seguono alcun criterio temporale o di scuola di pensiero o paese di origine ed hanno accanto una breve nota di commento. L’apertura della raccolta è affidata ad Amor è un desio che ven dal core di Jacopo Lentini ( prima metà del XIII) ed il finale ad Omero con Ettorre e Andromaca. Nel mezzo ci troviamo classici come Catullo,D. Alighieri, G.Leopardi, Francesco Petrarca, Gabriele D’Annunzio, Charles Baudelaire,Paul Eluard,Paul Verlaine , W.Shakespeare ed ancora Alda Merini.
Non mancano autori salentini come Lucio Romano, Salvatore Toma, Roberto Vantaggiato, Raffaele Cubayo, lo stesso G. C. Viva. Alcune poesie sono in vernacolo come quella di Trilussa in dialetto romano , Totò in dialetto napoletano e Arturo Leva in dialetto salentino. Viva ha inserito anche dei componimenti di alunni, come quello di Simona Guglielmo, del suo istituto il Tecnico Comm. le Michele Laporta di Galatina dove è stato dirigente.
L’amore è inteso, come si può intuire dalla scelta degli autori, in tutte le sue sfaccettature giovanile o adulto, fedele o adultero, corrisposto o incompreso, mistico o terreno,filiale o materno. Infine una curiosità, l’autore pone un quesito sul perché tra gli adulti, molti sono i poeti e poche le potesse e tra i giovani avviene l’esatto contrario, è in cerca di una risposta.