Il Sedile

Nota di denuncia della FP CGIL Lecce sul Presidio ospedaliero S. Caterina Novella.

Cronaca/di CGIL Lecce

Con propria nota, la FP CGIL Lecce, indirizzata al DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLA SALUTE, AI CONSIGLIERI REGIONALI
BARI, AL SIG. DIRETTORE GENERALE ASL LE LECCE, AL SIG. SINDACO COMUEN DI GALATINA ed a tutto iL PERSONALE PO GALATINA dichiara quanto segue.

“La FP CGIL di Struttura e Provinciale, denuncia il fatto che a tutt’oggi nei confronti del P.O. di Galatina non sia stato disposto alcun intervento decisionale di potenziamento della Struttura.
Addirittura, in questi giorni si è sparsa la voce di un imminente accorpamento del punto nascita di Galatina con il reparto di Ostetricia di ALTRI PRESIDI, per probabile carenza di personale medico.

Spiace constatare come un dipartimento materno infantile, non riconosciuto dalla stessa regione puglia, in quanto siamo in attesa di un atto aziendale, si riunisca e deliberi verbalizzando la chiusura di uno o più reparti.
In questo susseguirsi di voci e notizie, non si comprende quale connotazione e rimodulazione dovrebbe avere tutto il PO di Galatina, se deve essere un ospedale di base, un ospedale di comunità o altro“.
Eppure le normi Regionali, DM 70/2015, Regolamento n. 14/2020 della Regione Puglia e da ultimo la delibera di Giunta n.919 di luglio 2023, il PO di Galatina avrebbe dovuto essere dotato di:

12 posti letto di Terapia Intensiva,

5 posti letto di Ortopedia,
5 posti letto di chirurgia generale (attualmente divenuta una Week surgery),

20 posti letto di lungo degenza e altri 60 posti letto di Medicina Generale,

12 posti letto di neuropsichiatria infantile,

24 posti letto di Ostetricia e Ginecologia,

10 posti letto di Pediatria,

24 posti letto di recupero e riabilitazione,
oltre che a confermare il reparto di Malattie Infettive Nefrologia e Dialisi e Psichiatria.

Addirittura la struttura complessivamente dovrebbe avere 223 posti letto di cui 24 di riabilitazione, unitamente a tutti i servizi di diagnostica.
Appare chiaro come la mancata attivazione o il mancato potenziamento di dette Unità rende l’ospedale di Galatina pericoloso per l’esito clinico dei pazienti e poco competitivo, di fronte alla concorrenza del settore privato, che invece nella stessa città copre “fette di mercato della salute”
sempre più ampio.

Si aggiunga a tutto ciò che, il mancato raggiungimento del pareggio del bilancio, imposto dalla normativa, comporta la chiusura dell’ospedale.
Spiace constatare come del PO di Galatina ci si ricorda solamente in fase pandemica quando il reparto di Malattie Infettive, come è accaduto, si è trovato ad affrontare situazioni pandemiche, senza che in via prioritaria fossero stati attivati immediatamente i 12 posti letto di Terapia Intensiva.

E’ il momento di farsi sentire, di sollecitare alle istituzione un chiaro progetto ed una chiara visione di quale deve essere il futuro dell’Ospedale S. Caterina Novella.
A parte la normativa su detta non applicata, se si vuole realmente renderlo sicuro e competitivo è necessario garantire:
Il mantenimento e potenziamento dei reparti e servizi attualmente in funzione e non delegare ad una semplice riunione di un dipartimento la scelta di depotenziare una struttura.
Non si può stare ad assistere passivamente, di fronte a notizie di chiusura , accorpamenti, trasferimenti di reparti, senza intravvedere una minimo di rimodulazione e riutilizzo a pieno dell’ospedale di Galatina, a fronte di utenza che vaga, in provincia e non solo, in cerca di posto letto di degenza, stazionando nei pronto soccorsi.

La strada da seguire appare più che evidente, perseguirla con tenacia significa però abbandonare il vezzo di passerelle politiche e reportage fotografici.
Per la FP CGIL di Lecce bisogna mettersi a lavorare seriamente per la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini galatinesi e Di tutto il comprensorio, interagendo con tutti i rappresentanti istituzionali dei Comuni con il fine di garantire il diritto della salute sancito dalla costituzione italiana”.

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