Il Sedile

Nuovo Consiglio Provinciale: Galatina assente.

Al centrodestra vanno dieci seggi, sei al centrosinistra. Per 47 voti, circa mezzo voto di un nostro consigliere comunale, Emilio Tempesta non è eletto. Con una nota politica il segretario del PSI, Giuseppe Spoti, attacca Rifondazione Comunista.

Cronaca/Lecce/ di Redazione

Di seguito gli eletti, suddivisi per lista. “Salento futuro per Gabellone – Lista del presidente: Guido Nicola Stefanelli, Giovanni Tundo, Salvatore Di Mattina, Antonio Rosati, Massimo Como. Per “Forza Italia” eletti Renato Stabile, Simona Manca, Roberto Martella, Cosimo Cataldi. Nella lista “Nuovo Centrodestra – Alfano” eletto Fernando Coppola.

“Per la Costituente popolare” sigla che racchiude l’Udc e altre formazioni centriste – eletto Nunzio Dell’Abate, per “Salento cambia con Manera presidente” eletto Sergio Signore e Mauro Gaetani, mentre per “Salento Bene Comune per Manera presidente” i più votati sono stati Danilo Scorrano, Antonio Coppola e Giovanni Siciliano.

Come si può ben notare Galatina è assente. Anche il più accreditato ad essere eletto, il consigliere comunale Emilio Tempesta, non ce l’ha fatta. Non ce l’ha fatta per 47 voti che in termine di voto ponderato con riferimento a Galatina corrisponde a circa mezzo voto di un qualsiasi consigliere sia esso di maggioranza che di quella minoranza che a livello provinciale e regionale diventa maggioranza. Non so se sia mancata l’umiltà di chiedere oppure seppur chiedendo la porta è rimasta chiusa.

Di certo la città è stata penalizzata con l’assenza di un proprio rappresentante a Palazzo dei Celestini. L’ avrebbe rappresentata e ne avrebbe curato gli interessi. Hanno prevalso, invece, interessi speculativi malamente nascosti sotto coperte di falsi ideologismi e su questo sarebbe forse giunto il momento di cominciare a ragionarci un pò su da parte di chi ha il dovere di farlo non nel suo interesse e neanche in quello del suo partito ma nell’interesse della città.

Sulla vicenda è intervenuto con una propria nota il segretario del Partito Socialista di Galatina Giuseppe Spoti: ” Nel fare gli auguri di buon lavoro  al presidente Gabellone per la riconferma alla guida della provincia di Lecce e ai 16 neo consiglieri- afferma il segretario cittadino socialista- il PSI non può  esimersi dall’esprimere le sue considerazioni  su questa nuova e strana competizione elettorale per gli effetti che il risultato della non elezione dell’avvocato Emilio Tempesta dovrebbe produrre nella coalizione guidata  dal sindaco Montagna”.

Per Giuseppe Spoti la defaiance galatinese ha un nome :” Rifondazione Comunista e la sua leader ( si fa per dire) Roberta Forte”.

“Sarebbe stato sufficiente- continua Spoti- che uno solo dei due consiglieri comunali di Rifondazione di Galatina avesse votato per il suo collega di maggioranza ed oggi, al di là degli steccati e delle ideologie politiche, la Città sarebbe stata rappresentata. E invece la Forte indicando  una motivazione tutta sua di coerenza politica alla base dell’ astensione di Rifondazione ha di fatto, probabilmente invece per infantile invidia, bocciato un operazione , questa si politica, voluta dall’ Antonica, per rilanciare attraverso Tempesta la città nei consessi che contano”.

la nota conclude con uno sguardo rivolto si alle “colpe” presenti ma anche proiettato verso il futuro che hanno il nome di primarie ed elezioni regionale.

” Rifondazione- conclude Giuseppe Spoti- dopo le vergogne del megaparco, del compostaggio e del commissariamento dell’ARO (giusto per dire qualcosa) non può pensare di essere dura e pura a puntate, ad occasioni o  a zone geografiche (a  Lecce si e a Galatina no..).  IL SINDACO, il PD e lo stesso Emilio Tempesta in prossimità delle primarie e delle elezioni regionali se vogliono recuperare dignità politica devono fermarsi a riflettere e prendere posizione, così come dovrebbe farlo l’intera città per il danno che Roberta Forte gli ha prodotto”.

Exit mobile version