Il Sedile

Olio d’oliva spacciato come Extra-Vergine

Asso-consum chiede test chimici ed ha presentato esposto all’antitrust

Cronaca/ Ufficio stampa di Asso-consum

L’Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori, degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, a fronte dell’inchiesta condotta dai Nas di Torino sotto la coordinazione del procuratore Raffaele Guariniello in merito alle sette aziende –  Carapelli, Bertolli, Santa Sabina, Coricelli, Sasso, Primadonna e Antica Badia – accusate di vendere olio vergine come extravergine d’oliva, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché,  oltre alla prova organolettica, si provveda ad effettuare test chimici sulle bottiglie d’olio delle marche sotto inchiesta al fine di garantire prova sicura della contraffazione.

Le ipotesi di reato: frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci atti ad indurre in inganno il compratore sulla qualità del prodotto.

Difatti i campioni  di bottiglie di olio etichettato come “extra vergine” prese in esame dai Nas di Torino e  analizzate dal laboratorio chimico di Roma dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, uno degli enti più autorevoli e affidabili per l’analisi dell’olio di oliva, sono risultati presentare valori al di sotto di quelli definiti dall’Unione europea come necessari per dichiarare un olio «extra vergine».( A detta degli organi di stampa)

Il consumatore, dunque, sarebbe stato ingannato in quanto avrebbe acquistato un prodotto con etichetta non veritiera pagando, così, la bottiglia d’olio circa il 30% in più rispetto al suo valore effettivo.

Ad oggi l’Asso-consum  ha ricevuto ben 180 segnalazioni da parte dei propri iscritti e sta procedendo con le dovute analisi.

Il presidente Aldo Perrotta dichiara: “Ci costituiremo parte civile nel caso la Deleo e/o le marche sotto inchiesta vengano rinviate a giudizio. Nel frattempo abbiamo presentato anche un esposto all’antitrust.”

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