La nomina è stata frutto di un percorso contestato e tortuoso.
Galatina – Domenico Angelelli è il nuovo vice comandante del corpo della Polizia Municipale di Galatina. Da parte mia e della Redazione tutta del Sedile gli auguri sinceri per il brillante riconoscimento ottenuto frutto di anni di lavoro svolto con serietà, passione e competenza.
La cronaca è però altra cosa ed esige da parte nostra un’informazione completa ed imparziale ed il Comandante Orefice ha fatto naturalmente di tutto per fornire elementi controversi e discutibili per il suo arricchimento.
Tutti insieme li offre e li illustra nella stessa Determina di nomina, la n.992 dell’8 luglio, di cui egli stesso oltre che firmatario è estensore.
In essa ci dice che dovendo procedere alla nomina della figura di un vice comandante tra gli specialisti del suo organico, in quanto è stato deputato a far ciò dallo stesso Consiglio Comunale, con propria delibera egli ha invitato i due ufficiali Domenico Angelelli e Notaro Giuseppe a presentare il proprio curriculum per una valutazione globale delle due figure professionali al fine della nomina di cui in oggetto.
Il Comandante Orefice non parla assolutamente nella Determina di alcun criterio alla base di quello che sarà il suo giudizio. Non dice nulla, come normalità vorrebbe, di come dovrebbe esere il suo vicecomandante se senza capelli come lui o per compensazione con una folta chioma. Non dice se lo vuole alto o basso, biondo o scuro e quindi non dice quale punteggio nella sua personale classifica assegnerà ad ogni requisito.
Si limita ad affermare che :” Nonostante l’assenza di criteri specifici nell’iter di individuazione della figura del vicario depongono per una scelta da effettuarsi intuitu personae, per non rimettere a meri paramentri soggettivi la selezione de qua si è ritenuto opportuno invitare gli Specialisti di polizia locale in forza al corpo a presentare curriculum professionale al fine di verificarne le caratteristiche lavorative. A tal uopo si invitano i due Specialisti di polizia a presentare i propri curriculum”
Non si riesce a capire quali possano essere questi parametri oggettivi di cui parla il Comandante, quelli che eviteranno di far apparire la sua una scelta intuitu personae. E’ vero che non gli sono stati segnalati criteri specifici, ma proprio quell’assenza di segnalazione avrebbe dovuto spingere il Dirigente oculato ed accorto a chiederli alla Giunta o al suo amministratore di riferimento che nel caso specifico è il Sindaco Montagna. Non averlo fatto lascia purtroppo spazi ad insinuazioni e strascichi polemici anche perchè era questo l’indirizzo politico che il Consiglio diede a suo tempo alla Giunta: che fossero fissati i criteri alla base della scelta e che non fosse una carta bianca al Dirigente. Proprio quello che la Giunta non ha fatto.
All’invito di presentazione del proprio curriculum ha ottemperato solo il dott. Domenico Angelelli, si legge nella Determina, mentre lo Specialista di polizia municipale Notaro Giuseppe presentava delle osservazioni circa l’invito ricevuto riservandosi di presentare il proprio curriculum non appena sarebbe stato reso edotto dei criteri, dei parametri e delle modalità relative alla scelta e nomina del vice comandante. Il Dirigente, per tutta risposta, ha invece nuovamente invitato Giuseppe Notaro a presentare il proprio curriculum se intendesse partecipare alla selezione rifiutandosi così espressamente di fornire o chiarire quale fosse il benchè minimo criterio alla base della selezione.
Lo Specialista di polizia Notaro Giuseppe non avendo a questo punto ricevuto nessun ragguaglio su quanto richiesto non ha presentato il proprio curriculum chiamandosi così, per protesta, automaticamente fuori, per cui il Dirigente della Polizia Municipale ha proceduto alla nomina del suo vice comandante nella persona del capitano Domenico Angelelli.
Sono del parere, naturalmente posso sbagliarmi, che lo Specialista Domenico Angelelli abbia nel suo carnet in termini di esperienza e competenza qualcosina in più per poter ricoprire un ruolo di cui in passato ha anche maturato qualche significativa esperienza.
Mi chiedo però se sia stato proprio necessario dover scegliere come strada da percorrere quella che ha scelto il Dirigente al ramo per finire poi col risolvere nel peggior dei modi una vicenda già di per se abbastanza delicata.
Tutto ciò per due motivi: primo perchè così facendo non ha fatto altro che aggravare i rapporti interpersonali, non certamente idialliaci, già esistenti all’interno del corpo della Polizia Municipale; secondo perchè non credo fosse proprio opportuno che uno che ha quasi tutte e due i piedi in altri lidi, gli auguriamo quanto prima, si sia fatto carico di un impegno così delicato ed impegnativo.