Eventi/di Redazione
Cyberbullismo, Covid-19 e lockdown, giornalisti e magistrati, fake news al tempo della pandemia. Di questo e di molto altro si parlerà domani a Otranto, nell’ambito della quarta giornata della dodicesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, in corso a Otranto fino a sabato 5 settembre.
Si comincia alle 15, presso il Castello Aragonesedi Otranto, con il focus “Giornalismo, cyberbullismo, sport e disabilità: raccontare la cronaca”: ospiti Patrizio Nissirio(Ansa), Alessio Lasta (La7), Emiliano Cirillo(Rai Tg3). ModeraCristina De Benedetto, assessore ai Servizi sociali del Comune di Otranto. “La Tgr Puglia affronta spesso il problema dei rapporti tra disabilità e integrazione”, spiega Emiliano Cirillo, “raccontando storie virtuose come quella di Eusebio Haliti,atleta oggi nazionale diventato cittadino italiano prima del tempo per meriti sportivi: ecco come lo sport può favorire appunto l’integrazione”.
La sera alle 20.30, in Largo di Porta Alfonsina, torna invece di scena l’emergenza sanitaria con “Il Covid e la responsabilità delle reti: lo storytelling che ha scandito il lockdown”, con Alessio Lasta(Piazza Pulita – La7); Sebastiano Lombardi(direttore Retequattro); l’avvocato Gaetano Castellaneta; Anna Bisogno, docente di Radio e televisione UNI Mercatorum; Alberto Ceresoli,direttore dell’Eco di Bergamo; Renato Coen, Sky Tg24. Modera Massimo Scaglioni, Università Cattolica di Milano. La storia di uno dei territori italiani più colpiti dal coronavirus raccontata dalla viva voce del direttore del giornale più radicato di quell’area, Alberto Ceresoli, che sottolinea l’importanza della stampa in un momento di difficoltà estrema: “I bergamaschi hanno stretto un legame ancor più forte, nel momento del Covid, con il loro giornale, cui hanno quotidianamente consegnato i loro drammi, dal dolore per i familiari scomparsi alle difficoltà di accedere agli ospedali e ai servizi sanitari. L’Eco di Bergamo, insomma, è stato in quei giorni il punto di riferimento costante ed identitario del territorio, ed infatti in quel periodo, in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza degli altri giornali, abbiamo aumentato esponenzialmente le nostre vendite, sia sul cartaceo che sul digitale: secondo “Prima Comunicazione” siamo stati il primo giornale d’Italia, con un 12 per cento in più di vendite, attestandoci sui livelli di quindici anni fa. Buona parte di questi risultati perdurano anche oggi, soprattutto per ciò che riguarda i nuovi abbonamenti digitali”. Anche l’esperienza di Renato Coenall’Ospedale Sacco di Milano è stata di prima mano: il giornalista di Sky Tg24 racconterà infatti a Otranto il Covid “dentro” la notizia, come paziente (avendo contratto il coronavirus) e come testimone diretto, appunto, del grande spirito di abnegazione e della professionalità di medici e sanitari del nosocomio, costretti a fronteggiare un’emergenza sconosciuta e terribile: “Alcuni di loro erano volontari in Africa ai tempi di Ebola, ma quella con il Covid, a loro dire, è stata l’esperienza più terribile vissuta”.
Alle 21.30sarà invece la volta di “Giornalisti e magistrati: colpevoli o innocenti?”. La storia del difficile rapporto tra diritto di cronaca ed esigenze di tutela dell’onorabilità delle persone al centro di questo focus che vedrà la partecipazione di Leonardo Leone De Castris, Procuratore della Repubblica di Lecce; Stefano Dambruoso, magistrato presso la Procura della Repubblica di Bologna; Francesco Paolo Sisto, avvocato penalista; Stella Sanseverino, avvocato; Gaetano Castellaneta,avvocato penalista. ModeranoPaolo Di Giannantonio, Rai Tg1, e Stefano Polli, vice direttore dell’Ansa. “Ci confronteremo su uno dei temi irrisolti dai tempi di “Mani pulite” ad oggi”, spiega Stefano Dambruoso, “ovvero sul rischio di un corto circuito mediatico-giudiziario che non aiuta la ricerca della verità e molto spesso provoca danni alla reputazione degli indagati, e sulla necessità di individuare regole di comportamento e criteri di maggiore responsabilizzazione degli operatori giuridici e dei giornalisti”. Anche se entrambe le categorie vanno considerate “non colpevoli” al riguardo, avverte l’avvocato Gaetano Castellaneta, “e spiegherò perché”.
Conclusione della quarta giornata del Festival alle 22.30con “Covid e fake news: il rischio di inquinare la notizia”. Ne discuteranno Alex Orlowski, regista ed esperto di propaganda in rete;Luca Nicotra, Avaaz Italia; Gaetano Castellaneta, avvocato penalista; Alessio Lasta, inviato di “Piazzapulita” (LA7); Sara Dellabella, L’Espresso; Fabrizio Benvenuto, presidente dell’International Association of Microsoft Channel Partners. Moderatore Patrizio Nissirio, Ansa. Alex Orlowski, minacciato dall’estrema destra: “Parleremo di Covid19 e di come i complottisti abbiano approfittato della “bad information” – la cattiva informazione giornalistica – per alimentare le fake news: quali responsabilità hanno i giornalisti in questi casi di manipolazione?”.
In mattinata, alle 9, al Castello Aragonese si terrà invece “Qualità della vita, mobilità, trasporto pubblico: Il ruolo della Regione Puglia nell’ambito della cooperazione internazionale e del trasporto transfrontaliero”. Interventi di Barbara Valenzano,direttore del Dipartimento Mobilità, Ambiente e Paesaggio della Regione Puglia, Matilda Mali, ricercatrice del Politecnico di Bari, Giuseppe Colafati,sindaco di Poggiardo, Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto, Francesco Confuorti, presidente Fondazione Advantage. Modera Bernardo Notarangelo, esperto di politiche internazionali.