Previsioni positive sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo
Ottima la campagna vitivinicola 2016, con +15% di produzione grazie ad un andamento stagionale in genere favorevole fino ad oggi, caratterizzato da un buon germogliamento, una fioritura abbondante che, per alcune varietà, ha risentito delle basse temperature minime di inizio maggio, condizionando la successiva allegagione.
La maturazione, secondo Coldiretti Puglia, sta procedendo spedita anche grazie a temperature nelle medie di stagione. La pressione fitopatologica da peronospora e oidio è stata in alcuni momenti rilevante, contrastata da interventi tecnici puntuali. Le precipitazioni non sono state abbondanti, salvo i soliti casi di violenti fenomeni locali, ai quali si assiste in Puglia con preoccupante frequenza rispetto al passato. La popolarità anche internazionale di eccellenze varietali uniche quali Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia, il successo di importanti vini a DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citare i più conosciuti, espongono il comparto a rischio frodi e speculazioni. Prezioso il lavoro di Ispettorato Centrale Repressione Frodi, Nas, Corpo Forestale, affiancati negli ultimi anni dagli organismi di controllo terzo delle DOP e IGP, relativo ai controlli in campo, per la verifica del rispetto delle rese per ettaro sia delle uve fresche che di quelle appassite sulla pianta.
Sempre più necessario, da parte delle imprese, investire nella protezione del reddito aziendale. Ci sono i presupposti per un’ottima annata, con quantità in recupero rispetto allo scorso anno, qualche dubbio solo per i vigneti non irrigui, per i quali potrebbe farsi sentire la morsa della siccità.
Ad oggi sono 6 le IGT (Indicazioni Geografiche Tipiche) ‘Tarantino’, ‘Valle d’Itria’, ‘Salento’, ‘Murgia’, ‘Daunia’, ‘Puglia’ e 29 i vini pugliesi DOC (Denominazione di Origine Controllata) che detengono un valore inestimabile, intrinseco al prodotto agroalimentare ed alla professionalità imprenditoriale, che va salvaguardato a difesa della salute dei consumatori e a caratterizzazione della specificità dei prodotti regionali sul mercato globalizzato. Ed i risultati della scelta di qualità degli imprenditori agricoli pugliesi non hanno tardato a farsi vedere: è aumentata del 37% la produzione DOC e DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita).