Cronaca/Politica/di Paolo Pagliaro.

Una proposta-richiesta, indirizzata al presidente Michele Emiliano e all’assessore alle Politiche della Salute Pierluigi Lopalco, affinché venga istituito

un protocollo urgente che consenta ai caregiver familiari di affiancare le persone con disabilità ricoverate in ospedale perché affette da Covid-19.

È quella presentata dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani.

“Proprio oggi, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità – spiega – ho voluto farmi portavoce di un bisogno che mi è stato espresso in maniera accorata da genitori e congiunti di alcuni disabili maggiorenni ricoverati per Covid, lasciati soli senza la presenza rassicurante ed insostituibile di chi da sempre si prende cura di loro, solo perché maggiorenni. Ma aver superato i 18 anni di età, per chi vive una disabilità spesso grave che isola dal mondo esterno, non vuol certo dire essere autosufficiente e in grado di affrontare in solitudine una prova tanto difficile come la malattia da coronavirus”.

“Le testimonianze che ho raccolto – continua Pagliaro – in qualità di presidente dell’associazione Cuoreamico, impegnata da vent’anni nell’assistenza ai bambini salentini con disabilità o affetti da patologie gravi, è emersa una realtà di drammatica solitudine e disperazione che riguarda i disabili maggiorenni, ai quali viene negata nel percorso ospedaliero la presenza del caregiver, interprete insostituibile di bisogni speciali, sia fisici sia affettivi. La malattia acuisce una condizione di fragilità e non autosufficienza che richiede, oltre alle cure mediche, la presenza costante e rassicurante del familiare di riferimento al fianco del paziente disabile con prognosi accertata di Covid, dall’accesso al pronto soccorso fino alla degenza in reparto sub intensivo”.

“In più di vent’anni di impegno costante accanto alle fasce deboli, in particolar modo dei bambini con disabilità e delle loro famiglie, ho potuto toccare con mano – evidenzia Pagliaro – la sensibilità di questi ragazzi ai quali è facile regalare un sorriso ma allo stesso tempo procurare un ulteriore dolore. Il senso del mio impegno, prima nel sociale ed ora in politica, è proprio questo: lo spirito di servizio unito alla sensibilità. È questo il sentimento che deve guidare la nostra azione: dobbiamo capire e aiutare”.

“Le persone non autosufficienti – sottolinea Pagliaro – spesso non sono in grado di restare da sole neanche per pochi minuti al giorno. Pertanto, soprattutto in caso di malattia, hanno bisogno di una presenza costante, con figure di riferimento affettivamente significative che possano aiutarle in una situazione tanto traumatica”.

“Da qui la mia decisione di scrivere al presidente Emiliano e all’assessore Lopalco. Sono certo che non potranno restare sordi all’appello dei parenti che vivono lo strazio della separazione da chi dipende dal loro affetto, dalle loro cure, dai loro abbracci”, conclude.