A pochi giorni dal Consiglio Comunale una mossa a sorpresa.
Galatina – Patrizia Sabella, con il decreto sindacale n. 40 del 25 luglio 2016, è stata nominata dal sindaco Montagna vice sindaco. La stessa Sabella il 13 maggio 2015 era stata nominata assessore con delega al Suap, Turismo e Marketing e Protezione Civile subentrando al dimissionario Alberto Russi. L’investitura a vice sindaco è successiva alle dimissioni di Roberta Forte dallo stesso incarico e dall’assessorato al Territorio ed Ambiente tuttora ancora libero.
In altri momenti la nomina di Sabella avrebbe detto, da un punto di vista politico, poco o quasi nulla ma fatta in questo momento, ed alla vigilia di un Consiglio Comunale alle porte che si preannuncia caldo se non torrido, la nomina assume significati ben precisi. Secondo quanto scritto ieri su queste pagine, i quattro aventiniani del gruppo misto (Baffa, Spagna, Sindaco e Lagna) avevano rivendicato, tra le altre, per il loro gruppo due assessorati di cui uno con la delega a vice sindaco.
Nell’attesa della resa dei conti, quella che avrebbe avuto quale scenario la sala consiliare, questa nomina ha spiazzato un po tutti principalmente se la valenza politica dell’atto è quella di aver voluto rappresentare una chiara volontà di chiudere ogni minima possibilità di trattativa a ricucire un rapporto già di per se assai deteriorato. Se così fosse venerdì non potremmo che assistere all’epilogo della vicenda con le dimissioni del sindaco, l’apertura della crisi e la fine dell’ Amministrazione Montagna.
Ultima, ma remotissima possibilità, potrebbe essere quella che i quattro del gruppo misto abbiano fatto un mezzo passo indietro rinunciando a qualcuna delle loro richieste, ma come già detto l’ipotesi risulta assai poco realistica se già ieri, per loro stessa dichiarazione, la posizione era di netta intransigenza a qualsiasi proposta alternativa, una specie di prendere o lasciare.
Se così fosse il gesto di Montagna avrebbe un significato politico ben preciso e ben comprensibile nel suo obbiettivo. Meno comprensibile sarebbe quello di chi ha accettato la delega pur sapendo che si tratterebbe di pochi giorni come pure poco comprensibile sarebbe il gesto di Montagna che apparirebbe poco rispettoso della dignità politica nei confronti di uno dei suoi collaboratori. Che senso avrebbe la nomina del suo vice sindaco da parte di un sindaco già sfiduciato in partenza? Non sarebbe stato meglio, in ogni caso, lasciare vuoto l’incarico, che al momento non riveste nessun carattere di urgenza?
Per gli amanti delle statistiche non sarebbe in nessun caso, quello di Sabella, un record negativo di permanenza istituzionale in un incarico. Nel 2009 furono nominati alcuni assessori che restarono in carica solo per un’ora.