Cronaca/Politica/di Circolo PD di Galatina
La tragedia di Antonio Valente, il trentacinquenne di Miggiano, morto mercoledì scorso mentre faceva volantinaggio per le strade di Galatina, non ci può lasciare indifferenti.
Una morte assurda quella per lavoro. Eppure ogni anno, durante i mesi estivi, di morti come quelle di Antonio Valente e di Camara Fantamadi, il 27enne originario del Mali, anche lui deceduto dopo un’intensa giornata lavorativa in campagna, a Brindisi, nella nostra Regione si verificano con tragica puntualità. Ripensiamo anche a quella di Paola Clemente, la bracciante di Andria deceduta nel 2015, divenuto un caso emblematico del lavoro senza regole, dello sfruttamento, della mancanza di rispetto e di dignità.
Antonio Valente, come riportato dalla cronaca e ricordato durante i funerali, era legato al lavoro, anche se pesante e rischioso, lo svolgeva con diligenza e dedizione, unica fonte di guadagno per una vita serena e dignitosa per sé e i suoi familiari.
Tutti dobbiamo sentirci in colpa, per queste ultime e per tutte le morti sul lavoro. Come introdurre nuove tutele? Cosa fare, affinché simili fatti non si ripetano? Le proposte e le iniziative sono tante, molto spesso però dimenticate; passata l’emozione del momento, tutto ritorna al punto di partenza. Il sindacato ha proposto un Nuovo Statuto dei Lavori, che aggiorni il vecchio Statuto del 1970. Il Governo e il Parlamento dovrebbero farlo proprio e approvarlo con una nuova legge.
Nella nostra realtà cittadina, per tutelare il lavoro svolto nelle campagne e nell’attività di volantinaggio, qualcosa la possiamo fare e subito. A Nardò, anche per questo periodo estivo, l’Amministrazione ha rinnovato l’ordinanza che vieta il lavoro dalla ore 12 alle 16. Uguale misura è stata adottata a Brindisi dal sindaco Riccardo Rossi.
Il Circolo del PD, per onorare la memoria di Antonio Valente, chiede che il sindaco, Marcello Amante, emani un’ordinanza urgente che vieti il lavoro dalle ore 12 alle 16, sino al 31 agosto, per i due settori (agricoltura e volantinaggio) e per quelli che si svolgono all’aperto sotto il sole.