Amante-Ria: l’infinita querelle dell’inciucio latente.

urna-elettoraleLettere/ di Veronica Romano

Galatina – Parole da “praticante leader” quelle apparse sulla stampa e pronunciate dal Sindaco di Galatina, in merito alle critiche mosse da Lorenzo Ria che ingiustamente aveva accusato di “trasversalismo” l’azione politica di “Andare oltre”.

Il Sindaco aveva poi colto l’occasione per sottolineare le differenze tra il vecchio ( Ria ) e il nuovo              ( Amante) e lo invitava nel caso avesse ancora qualche dubbio, a fare “sonni tranquilli”, perché non c’era nessun rischio che il movimento, cui lui degnamente appartiene, scadesse nel “qualunquismo” e nel “populismo”.

Parole sante Sindaco, non c’era bisogno che si scomponesse tanto. Lei ha già dimostrato ampiamente quello che sostiene nella sua piccante risposta, solo che nessuno ha visto, o peggio ancora “fanno finta di non vedere”. Lei Sindaco ha già dimostrato alla città le “potenzialità” sue e della sua squadra o meglio del suo entourage.

La sua aderenza al territorio, si vede a occhio nudo. Nonostante ciò, peccato, qualche dubbio ci torna e ci torna perché senza quel “trasversalismo”, di cui Ria parla, probabilmente il finale sarebbe stato diverso. Ma la mia signori, è solo rabbia, rabbia e delusione che tardano a placarsi.

Ria, da parte sua dovrebbe sapere che la composizione della “giunta” a Galatina fotografa una realtà che non solo non va contro quel “qualunquismo” che lui “odia” ma addirittura va insieme. Non sa che l’atteggiamento stesso del suo partito “in loco” lo contraddice, e nell’approssimarsi delle elezioni stia pur certo che sarà più di uno a non porsi scrupolo nel chiedere i loro voti.

Non è “andare oltre”che deve chiarire, deve scegliere, è piuttosto il PD a dover scegliere. Lorenzo Ria si sarà sicuramente accorto e forse anche allarmato, che non pochi compagni della sua parte fanno da sponda o per dirlo volgarmente sono felicemente inciuciati con quel trasversalismo, così come lui stesso lo definisce finendo col definire nello stesso modo tanti suoi compagni.

Lei Sindaco, stia tranquillo e soprattutto in equilibrio, metta in palio i suoi voti e quelli del suo entourage, giunta compresa. Saranno la sua garanzia per i prossimi mesi e magari l’occasione per riconsiderare il suo movimento, non già una stupida “somma algebrica” ma una intelligente “somma aritmetica”.