Cronaca/di Coldiretti Puglia
Per effetto del Covid e dei 3 mesi di lockdown le cantine in Puglia sono piene di vino, con la necessità di liberarle prima che parta la vendemmia.
E’ l’analisi di Coldiretti Puglia sulla base dei dati di Cantina Italia dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministro delle Politiche Agricole, secondo cui la quantità di vino al 24 giugno presente nelle cantine è pari al 20% in più rispetto allo stesso periodo del 2018.
Dopo il lungo periodo di chiusura – aggiunge Coldiretti Puglia – vanno promosse le 27 DOC, 4 DOCG e 6 IGP denominazioni di vino Made in Italy che offre la Puglia che da gennaio a marzo 2020 segnava un aumento dell’esportazioni del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati ISTAT – Coeweb.
Ad essere colpita – continua la Coldiretti – è stata soprattutto la vendita di vini di alta qualità che trova un mercato privilegiato di sbocco in alberghi e ristoranti in tutto il mondo. Ad aumentare notevolmente sono state le giacenze dei vini più blasonati con il risultato che quasi 4 cantine italiane su 10 (39%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ hanno registrato un deciso calo del fatturato con l’allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino italiano.
L’Iva agevolata e un credito di imposta per i crediti inesigibili derivanti dalla crisi Covid -19 sono alcune delle proposte formulate dalla Coldiretti che ha presentato al Governo e alla Regione Puglia il ‘Piano Salva Vigneti’ ed è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti.