Il Sedile

Educativa familiare per persone con disagio psichico e mentale perchè no alla gara e si all’assegnazione diretta?

Assegnata all’A.S.P. ma agli atti non si evidenzia nessuna Delibera di Giunta del Comune capofila che avalli la scelta.

Cronaca/di Redazione

Nella determinazione n. 68 dell’11 marzo 2015 a firma della responsabile dell’Ambito territoriale di Piano dott. Bianco si legge che con la Determinazione n. 354 del  13/11/2014 si era provveduto a dare corso ad una proroga tecnica alla CESFET agli stessi patti e condizioni della convenzione in scadenza fino alla data del 31 gennaio 2015. Nella stessa determina di proroga, che non è stata comunque l’ultima, la Dirigente scriveva che tutto ciò avveniva : ” nelle more della pubblicazione del Bando di Gara per l’affidamento del Servizio di educativa familiare e territoriale in favore di persone con disagio psichico e mentale, mediante procedura ad evidenza pubblica”.

Naturalmente ciò faceva credere che il Coordinamento Istituzionale di Piano si fosse pronunciato in tal senso e che l’Ufficio di Piano non stesse facendo altro che applicare i dispositivi del Coordinamento.

Poi tutto ad un tratto qualcosa deve essere cambiato perché scaduta l’ultima proroga tecnica assegnata alla CESFET,  il 31 marzo 2015, dalle parti di via Motegrappa si è improvvisamente cambiato percorso perché qualcuno deve aver deciso di abbandonare la strada della gara mediante evidenza pubblica ed  ha deciso, con deliberazione del Coordinamento istituzionale  n. 10 del 24/03/2015 “di affidare il Servizio in scadenza il 02 aprile 2015 all’ASP “Istituto Immacolata” di Galatina per un periodo di mesi dodici, salvo proroga per un importo pari a € 100.098,00”.

Niente gara insomma  ed assegnazione del servizio non più per 6 bensì per 12 mesi e sono riusciti anche a reperire i capitoli con i soldi disponibili su cui imputare i pagamenti. Insomma prima si andava avanti per proroghe tecniche nella preoccupazione, dicevano, di non trovare soldi per la continuazione del servizio e poi vanno addirittura a scovare “residui passivi” del 2013 e del 2014 e non per sei mesi ma addirittura per un anno. Manco Re Mida riusciva a fare di meglio.

Insomma hanno reperito fondi e relative imputazioni per  “€. 8.312,40 sul Cap.lo 2155 “Interventi nel campo sociale finanziati con FNPS E/491-492-493-494-496”, bilancio 2013 ora RR.PP. , FGSA 2013.

 €. 8.314,21 sul Cap. lo 2155 “Interventi nel campo sociale finanziati con FNPS  E/491-492-493-494-496”, bilancio 2015 in corso di approntamento, Fondi Comunali 2015

€. 389,16 sul Cap. lo 2155 “Interventi nel campo sociale finanziati con FNPS E/491-492-493-494-496”, bilancio 2014 ora RR.PP, FGSA 2014

€. 83.082,23 sul Cap. lo 2155 “Interventi nel campo sociale finanziati con FNPS  E/491-492-493-494-496”, bilancio 2014 ora RR.PP., FNPS 2014”.

Non desidero addentrarmi in considerazione di legittimità o meno sull’utilizzo di questi residui sono altri gli organi deputati a farlo o  a promuovere eventuali azioni chiarificatrici ma per quel che compete l’informazione del cittadino è però legittimo chiedere e chiedersi cosa ha spinto ad abbandonare la strada della gara pubblica per passare ad una assegnazione diretta  che seppur ad una azienda iscritta nel Registro Regionale delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona non è che della trasparenza abbia dato tantissimi esempi di fulgida evidenza.

Inoltre non è forse legittimo chiedere, essendo quello di Galatina il Comune capofila, perché non esiste  una Delibera di Giunta che avvalori quanto deciso dal Coordinamento Istituzionale di Ambito? Forse esiste, e sarà stata una dimenticanza inserirla alla base dei provvedimenti  autorizzativi della determinazione n. 94, oppure Dirigente ed Assessore avranno pensato di poterne fare a meno?

 

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