Apulia Film, ci costa 0,15 cent per ogni abitante. 4082 euro l’anno. Ricadute sul territorio zero.
Galatina – E’ dal 2007, anno di fondazione di Apulia Film, che il nostro Comune, inspiegabilmente continua a pagare una quota associativa alla Fondazione Apulia Film Commission costituita nel 2007 con legge della regione Puglia. la quota associativa non è neanche di leggerissima entità, viene commisurata al numero di abitanti del Comune associato.
Trattasi di 0,15 euro per abitante, un po come se ci dicessero che siccome procurano ad ogni cittadino galatinese un utile, diretto o indiretto, di almeno 15 centesimi l’anno la somma da pagare per il Comune di Galatina è di 4.082 euro.
Tale è stata infatti la quota liquidata dal Comune Galatina ad Apulia Film per l’annualità 2016. Naturalmente avendo negli anni passati una popolazione superiore all’attuale (nel 2016 ammontava a 27.214) la quota sarà stata superiore. Ipotizzando una popolazione costante dal 2007 ad oggi le nostre casse hanno travasato in quella di Apulia Film circa 40.000 euro.
Lo stesso criterio è adottato dal Teatro Pubblico Pugliese, altro carrozzone politico barese per collocare il politico di turno appiedato oppure il vassallo del politico di turno sulla cresta dell’onda. Insieme a Promozione Puglia, insomma i tre costituiscono una specie di Ufficio di Collocamento a disposizione degli inquilini di Via Nazario Sauro in quel di Bari e spesso presidenti, consiglieri e revisori hanno fatto a rotazione da uno all’altro carrozzone.
Di Apulia film la nota di cronaca più eclatante di tanto attivismo e dinamismo fu lo scalpore collegato al film “La nave dolce”. Tra i credits figuravano i nomi di di Luigi De Luca e Silvio Maselli, rispettivamente vicepresidente e direttore dell’Apulia Film Commission. Poi vi era quello di Antonella Gaeta, presidente della Apulia Film. De Luca e Maselli risultavano ideatori del progetto, la Gaeta invece la sceneggiatrice. Apulia Film era la finanziatrice del cortometraggio.
Ritornando ai 0.15 cent per abitante da pagare, è proprio il caso di continuare a regalare 4 mila e rotti euro l’anno a questi signori? Personalmente credo di no perché o per mala gestione politica degli eventi (vedi le varie rassegne teatrali e cimetografiche) o per scarsa qualità del prodotto o per altre cause sconosciute, di ricaduta sul territorio si è visto ben poco, meglio dire nulla.
Magari, forse, sarebbe meglio se con l’equivalente di quelle quote associative tappassimo in città qualche buca in più ? Intanto con la Determina 1254 si è data disposizione di liquidare 4.082,10 euro ad Apulia Film Commission per quota annualità 2016.